Bordighera. «Finché lo stato di emergenza è vigente non si potrà consegnare l’ospedale Saint Charles ai privati, proprio per questo la firma definitiva del contratto e quindi l’ingresso della società GVM nell’ospedale di Bordighera avverrà entro un mese dalla fine della pandemia».
Lo ha detto il direttore generale dell’Asl 1 Imperiese Marco Damonte Prioli, intervenuto nel corso del consiglio comunale bordigotto che si è riunito nella Sala Rossa del PalaParco su richiesta delle minoranze che hanno chiesto lumi sulla privatizzazione della gestione del Saint Charles.
A differenza di quanto trapelato lo scorso 11 settembre (probabilmente in vista delle elezioni regionali) tra l’azienda sanitaria e il privato non è stato siglato un contratto definitivo ma uno schema di contratto che, ha spiegato Prioli «mette un punto fermo a quasi tutto l’articolato contrattuale». Ma il passaggio non si è ancora concretizzato. Il motivo, secondo quando dichiarato dal direttore dell’Asl1 Imperiese, è dovuto al fatto che l’ospedale di Bordighera rientra nel piano emergenziale sanitario: «L’Asl 1 deve essere pronta a riconvertire 134 posti letto in 72 ore in caso di seconda ondata di pandemia – ha spiegato Prioli – E in questo piano rientra anche l’ospedale di Bordighera che dovrà accogliere reparti spostati da Sanremo, come già è stato fatto».
«Il privato potrà rinunciare a gestire l’ospedale nel caso in cui si prolungasse lo stato di emergenza?», ha chiesto il consigliere di minoranza Giacomo Pallanca (Progetto Bordighera).
«L’11 settembre il privato ha rinnovato l’intenzione a entrare – ha risposto laconico Prioli – Ma quanto potrà durare stato emergenza… non è facile saperlo. Speriamo che fra qualche mese si possa avere una situazione più gestibile. Se il privato non onorasse la gara d’appalto, il piano socio sanitario non cambierebbe: prevede sempre riapertura pronto soccorso e di alcuni reparti, quindi che sia una gestione pubblica o privata, il piano non cambia. Il problema è la carenza dei medici. Ci auspichiamo la riapertura dei posti di specialità».
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