Imperia

Un libro ricorda il comandante De Grazia. Ucciso perché indagava sulle navi dei veleni

Navi affondate con il loro carico di morte

Imperia. «È un’area marina che, pur non essendo protetta, è mantenuta molto bene».

A dirlo, parlando della secca di fronte a Santo Stefano al Mare, è l’ammiraglio Giovanni Pettorino, a margine della presentazione del libro “Navi mute” di Giampiero Cazzato e Marco Di Milla. L’opera è basata su storie vere e parla del mistero che aleggia intorno alla morte del comandante Natale De Grazia.

Il marinaio indagava in Calabria sul mistero, appunto, delle Navi Mute, ovvero sulle imbarcazioni che trasportano e rifiuti tossici. 25 anni fa, De Grazia, moriva mentre era in missione ed il magistrato che lo affiancava é stato da subito convinto dalla pista dell’omicidio.

Il libro è dedicato a sua moglie e sui tanti De Grazia che operano con dedizione per lo Stato. Il defunto è stato insignito dells “Benemerenza ambientale si prima classe”

L’inchiesta parlamentare sul caso si è conclusa nel 2018 stabilendo che c’é ancora da indagare. Tornando alla situazione dei mari ponentini, secondo la Guardia Costiera, è importante il confronto tra tutti i soggetti coinvolti nella vita sul mare. È stata anche ribadita la necessitá di tutelare il santuario dei cetacei Pelagos.

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