Emergenza covid

Sanremo, la prima sera nella movida con le mascherine obbligatorie. Le interviste fotogallery

Scattano anche i primi controlli mirati in centro città

Sanremo. La prima serata di obbligo della mascherina nei luoghi di potenziale assembramento è passata, nel centro della movida in salsa matuziana, con tanta gente e un sostanziale rispetto delle direttive governative. In una piazza Bresca gremita di turisti, quasi tutti indossavano il presidio medico.

E chi non lo faceva, è stato prontamente redarguito dagli operatori delle forze dell’ordine (stasera con in campo carabinieri, polizia e municipale) senza multe, con fermezza ed educazione. Tra i trasgressori c’é stato anche chi, come Michele e Natalia, una coppia di Bordighera, non aveva ancora chiara la legge. «Ho sentito vagamente la notizia, ma non ne ero convinto – spiega Michele. Per quanto riguarda la parte del Dpcm che impone la chiusura di tutte le discoteche, la sua compagna Natalie ammette: «Da mamma non sono così convinta che questo provvedimento sia giusto, perchè anche i giovani si devono divertire d’estate – e poi tra il serio e il faceto conclude – Di covidde non ce ne».

Chi la prende un po’ più seriamente sono invece Ketty e Tanya, due amiche di Torino in vacanza nella Città dei Fiori: «Secondo me è giusto (indossare la mascherina ndr), però oggi in spiaggia c’era un assembramento incredibile e non c’erano controlli» dice Ketty. Tanya, invece , ci parla del lockdown vissuto nella città della Mole: «E’ stato molto dura, io ho un’attività da acconciatrice e sono stata costretta a rimanere chiusa 70 giorni».

Anche i coniugi piemontesi Giorgio e Marilena sono entrambi d’accorso con l’obbligo di usare il presidio medico: «Andrebbe portato anche durante il giorno – ci dice Marilena – se si deve prendere il problema di petto bisogna farlo seriamente». Il marito Luigi racconta anche di non essere assolutamente preoccupato di frequentare i cosiddetti luoghi della movida.

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