Le dichiarazioni

Sanremo, Azione Riformista su Casa Serena: «Comune liquidatore cinico»

«Aliena un rilevante patrimonio per l’assistenza anziani e non tutela i dipendenti comunali della casa di riposo»

Protesta Casa Serena

Sanremo. Le parole di Bruno Marra, referente del gruppo Azione Riformista Imperia-Sanremo su Casa Serena:

«Casa Serena: il Comune fa il liquidatore cinico, aliena un rilevante patrimonio per l’assistenza anziani e non tutela i dipendenti comunali della casa di riposo.

In primo luogo, il Comune non deve fare l’imprenditore ma deve amministrare e tutelare la propria comunità. Non si comprende per quali ragioni l’amministrazione Biancheri, a ben pensare più che una giunta municipale mi sembra un comitato per la liquidazione dei beni dei cittadini Sanremesi, sia così determinata a vendere l’unica grande struttura comunale per anziani come Casa Serena. Ufficialmente il Comune giustifica la scelta in termini economici: una balla colossale!

L’amministrazione matuziana ha un avanzo di bilancio di 15 milioni di euro. Evidentemente, le motivazioni sono altre e non dichiarate: l’ennesima marchetta politico-elettorale. Inoltre, il Comune non deve e non può fare l’imprenditore cinico che aliena un rilevante patrimonio sociale per l’assistenza anziani e non tutela i dipendenti comunali della casa di riposo.

Dapprima, con l’incontro del 7 gennaio u.s., tanto il sindaco Alberto Biancheri quanto l’assessore Pd, di fronte ai dipendenti e loro legali, si sono trincerati dietro il “non possumus”: in altri termini, vorremmo mantenere i dipendenti comunali in questione, ma non possiamo, appellandosi impropriamente ad un orientamento della Corte dei Conti che, come poi riscontrato, diceva esattamente il contrario. La Corte dei Conti ha detto e ribadito chiaramente, diversamente da quanto sostenuto inizialmente dall’amministrazione sanremese, che il Comune può mantenere alle proprie dipendenze in mobilità o comunque ricollocando in mobilità esterna (in altro ente pubblico) può garantire la conservazione dello status di dipendente pubblico ai malcapitati 12 dipendenti di Casa Serena.

Encomiabile l’azione dei Sindacati, sulle cui posizioni siamo convintamente allineati e che hanno ben evidenziato ufficialmente il deprecabile comportamento dell’amministrazione Biancheri sulla vicenda la quale, dopo essersi assunta davanti al Prefetto (nell’incontro del 18 giugno u.s.) l’impegno di cercare una soluzione conservativa a tutela dei dipendenti (alla presenza di Cgil, Cisl e Uil), ha, poi, nei fatti, sistematicamente disatteso gli impegni assunti, non curandosi, minimamente, della sorte dei 12 lavoratori con status di dipendenti comunali.

Vedasi il decreto sindacale di alienazione di fine giugno e la successiva nota del Sindaco (8 luglio) incurante e disinteressato ai doveri propri di un’amministrazione civica. Per intanto il Comitato di Liquidazione ha prontamente deliberato l’incarico ad un legale di loro fiducia, con un emolumento mi sembra di 12.688,00 Euro, perché li assista nella brutale operazione di scaricare 12 dipendenti che hanno sempre svolto il lavoro senza lagnanze di sorte.

Di fronte a tale vergognosa e ingiustificabile azione politica di forza, la giunta Biancheri sarà chiamata a renderne conto davanti alla giustizia contabile e ordinaria, in primis nanti il giudice del lavoro nonché difronte ai cittadini sanremesi».

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