L'appuntamento

Riva Ligure, “D’indaco era il Mare” di Marzia Taruffi a “Sale in Zucca”

L’appuntamento è in piazza Ughetto, con l’eccezionale partecipazione dello scrittore Marino Magliani

riviera24 - "D'indaco era il Mare" di Marzia Taruffi

Riva Ligure.  “D’indaco era il Mare” di Marzia Taruffi (De Ferrari editore) a “Sale in Zucca”, l’importante rassegna estiva promossa all’Amministrazione comunale di Riva Ligure in collaborazione con la casa editrice Zem e curata da Claudio Porchia. L’appuntamento è per giovedì 20 agosto alle 21.15, in piazza Ughetto, con l’eccezionale partecipazione dello scrittore Marino Magliani.

“D’indaco era il Mare” – C’è sempre la possibilità di cambiare o è il destino che sceglie?

L’orologio del tempo sembra impazzito sulla collina che domina Sanremo ed il suo mare. La vita di Leo, presidente della Green, s’intreccia con quelle dei suoi manager, tra chi deve decidere di intraprendere la carriera politica e chi deve dimostrare a se stesso di poter rispettare un antico codice morale. Passato e presente si alternano in una città, Sanremo che cambia fisionomia in cinquant’anni di storia, seguendo gli errori ed i successi dei tanti personaggi che si affannano per arrivare in tempo al loro appuntamento quando il mare diventa più scuro nel rosso del tramonto.

E’ questa una delle chiavi di lettura del romanzo “ D’indaco era il Mare (De Ferrari editore) di Marzia Taruffi. Nel libro si riflette l’esperienza di giornalista che ha osservato da dietro le quinte vite ed emozioni, che traspaiono nel ritmo di una narrazione dove la realtà supera la fantasia.

Il titolo indica l’esatto momento in cui non si può tornare indietro, dove l’ultima decisione rappresenta il vero successo, il riscatto senza esitazioni. Leo deve prendere le sue decisioni rapidamente perché deve combattere la battaglia perfetta, ma ha solo un attimo, il momento in cui – nel rosso del tramonto – d’indaco era il mare.

Tutto accade in quell’attimo un po’ prima e un po’ dopo, correndo sull’asse del tempo, seguendo la memoria ed il brandello di un ricordo come unica certezza per i personaggi. Sensazioni ed immagini permettono di ricostruire situazioni e persone, di capire come si è cambiati dopo aver tanto vissuto e quante scelte ancora sono rimaste.

Così, un titolo dal sapore un po’ salmastro, diventa il modo per alzare il sipario su una storia dove politica, economia, lavoro ed affetti, si scompongono in un turbinio di giorni che trovano un possibile significato solo nel cuore e nelle scelte di chi sembra il protagonista.

Quanto vale un imprenditore? Quanto vale un futuro Consigliere Regionale o chi ha dedicato la sua vita al servizio pubblico?

Per tutti giunge il momento di fermarsi davanti all’indaco del mare, guardando più avanti con la certezza di aver collezionato errori e sconfitte, vittorie e successi, per il solo fatto di essere rimasti autentici.

E’ accaduto veramente che qualcuno abbia riempito di esplosivo un pilone dell’autostrada od abbia creato in un paesino della Riviera una holding estesa in quasi tutti i continenti? Difficile a dirsi. Il vero è la fantasia più razionale, il vero è la donna che si riflette in un giardino perfetto, intoccabile persino dal tempo.

Una cosa è certa: ognuno rimane un guerriero per quello che riuscito a conservare di sé nella pioggia della vita o nell’indaco del mare.

Marzia Taruffi, giornalista professionista, laureata in Giurisprudenza, cura il settore Stampa e Cultura del Casinò di Sanremo. E’ Cavaliere dell’Ordine della Repubblica. Premio Giornalistico dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario 2010. Premio giornalistico San Francesco di Sales 2011. E’ stata corrispondente per Avvenire e La Repubblica-Il lavoro. Ha scritto per i quotidiani La Stampa ed Il Secolo XIX. E’ stata Direttore Responsabile della testata televisiva Tg Riviera dei Fiori.

Ha curato e scritto i saggi:

Uno, Cento Mille Casinò di Sanremo (De Ferrari Editore)

Agosti-De Santis, dall’azzardo alla Cultura del gioco (De Ferrari Editore)

I quaderni dei “Martedì Letterari” ed alcune opere di storia locale.

Ha scritto la silloge: “ In Nome”

Per la narrativa: “ D’indaco era il Mare”

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