Sanità

Ospedale di Bordighera, Lorenzi e Trucchi: «Servono decisioni, chiediamo Consiglio comunale dedicato»

«Come consiglieri comunali a Bordighera e medici di professione, abbiamo il dovere di chiedere trasparenza, ed eventualmente dibattito, sul futuro del Saint Charles per conoscere come saranno serviti i bisogni della popolazione»

ospedale bordighera

Bordighera. I consiglieri Mara Lorenzi e Giuseppe Trucchi fanno una valutazione dei ritardi nell’affidamento del Saint Charles e illustrano le loro proposte a riguardo.

«Sono passati quasi 5 anni dal novembre 2015, quando Sonia Viale, da poco insediata come assessore alla Sanità con la Giunta Toti dichiarava di voler creare il “Modello Liguria” che avrebbe integrato le esperienze migliori della Sanità italiana. Sono passati quasi 4 anni dal gennaio 2017 quando si apprese che il modello Liguria avrebbe incluso la privatizzazione di interi ospedali con contestuali riaperture di Pronto Soccorso dove il decreto 70/2015 non li prevedeva più.

Uno degli ospedali da privatizzare e ri-dotare di Pronto Soccorso era il Saint Charles situato a Bordighera. Si parlò di 9 aziende private interessate al bando di gara (per il Saint Charles e gli ospedali di Albenga e Cairo). Nell’agosto 2018 si concretizzò per il Saint Charles una sola offerta, quella del gruppo Iclas-Villa Maria. Da allora numerosi articoli di giornale hanno scandito promesse, annunci, poi rinvii e infine lo stallo. L’ultima data pubblicizzata per il passaggio del Saint Charles ai privati era “entro luglio”. Ma non è successo.

Così anche chi tra noi aveva espresso dubbi sulla scelta e sui modi della privatizzazione ma aveva poi voluto dare spazio alle promesse dell’assessore Viale e atteso in silenzio, deve ora ammettere incertezza. E preoccupazione per un ospedale sempre più depauperato in attesa dell’intervento salvifico dei privati.

L’incertezza cresce. Il 5 agosto l’On. Salvini parlando dell’ospedale di Albenga (la cui concessione ai privati è stata bloccata dal TAR Liguria) ha dichiarato che sarebbe stato più giusto investire sul pubblico. Volontà di sconfessare l’operato dell’assessore Viale, seppure anche lei della Lega? O espediente elettorale per attrarre voti incerti? O anticipo informale che le privatizzazioni a cui la Giunta Toti ha lavorato per 4 anni senza portarle a fruizione saranno accantonate, anche nell’ipotesi di una rielezione del centro-destra?

Realisticamente, l’esperienza fatta durante l’epidemia Covid-19 contribuisce ad un desiderio di rivisitare la privatizzazione del Saint Charles. L’ospedale ha avuto un ruolo di supporto importante al funzionamento della Sanita’ in provincia, garantendo spazi “puliti” per la continuità delle prestazioni di varie specialità. Un ri-esame del fato del Saint Charles investirebbe anche le strutture dei PalaSalute, che erano stati previsti per l’efficientamento – dovuto da decenni – di una vasta attività ambulatoriale sul territorio, ma poi messi a disposizione del privato.

Come consiglieri comunali a Bordighera e medici di professione, abbiamo il dovere di chiedere trasparenza, ed eventualmente dibattito, sul futuro del Saint Charles per conoscere come saranno serviti i bisogni della popolazione. In assenza di sviluppi concreti entro fine agosto, chiederemo un Consiglio comunale dedicato allo stato del Saint Charles. Se la Regione non potrà rispondere, l’Asl1 dovrà essere l’interlocutore in quanto deputato dal Servizio Sanitario Nazionale all’erogazione dei servizi sanitari» – affermano Mara Lorenzi e Giuseppe Trucchi, consiglieri comunali di minoranza a Bordighera.

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