La lettera

Nuovi autovelox sulla A10, un lettore: «Intento non prevenzione ma solo fare cassa»

«Frequento quasi giornalmente la tratta autostradale e ho notato come tutti gli apparecchi si trovano laddove il limite massimo di velocità è pari a 90, 100, o al massimo 110 Km/h»

autovelox a10

Savona. Le parole di un lettore in merito al servizio di Ivg.it sui nuovi autovelox installati sulla A10:

«Spettabile redazione, con riferimento agli articoli da voi pubblicati sui nuovi autovelox installati sulla A10, non posso che essere d’accordo con voi ed esprimere i miei complimenti per il servizio informativo fornito e per le puntuali osservazioni da voi espresse. In particolare vorrei avvalorare ulteriormente il pensiero che, con queste installazioni, l’intento non sia quello di fare prevenzione, ma, come si suol dire, «solo ed unicamente cassa».

Frequento quasi giornalmente la tratta autostradale AdF, e ho notato come nessuno degli apparecchi sia stato installato in tratti ove è presente il classico limite di 130 km orari (ormai quasi estinto), bensì tutti si trovano laddove il limite massimo di velocità è pari a 90, 100, o al massimo 110 km/h.

Con tutti i repentini cambiamenti di limite che si presentano in continuazione, credo proprio che la sicurezza sia notevolmente peggiorata, perché anziché concentrarsi sul traffico e sulla circolazione, lo sguardo dei guidatori è prevalentemente impegnato dall’osservazione dei cartelli e del tachimetro, altrimenti diventa impossibile non rimanere vittima di questo meccanismo vessatorio!

Come noto, l’art. 142 del Codice della Strada al comma 6 bis dispone che le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all’impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi. I cartelli in effetti ci sono, ma secondo me dovrebbero anche riportare, obbligatoriamente, il limite di quel tratto. Come dire: se il limite fosse lineare, sempre a 130 e mi hai sorpreso a 140/150 Km/h, ammetto la mia colpa e riconosco l’equità della sanzione, ma se a “tradimento” mi modifichi continuamente detto valore, come faccio a non sbagliare?

Il caso emblematico è quello di un apparecchio che ho notato essere installato a pochi metri di distanza dal cartello che introduce il limite di 100 km, dai precedenti 110; non ricordo di preciso quale sia la sua collocazione ma vi assicuro che c’è, in direzione Ventimiglia, e mi domando come poter fare anche qui ad evitare di venire immortalati da questo maledetto autovelox che non mi da nemmeno il tempo, e lo spazio sufficiente, per frenare e adeguarmi alla nuova velocità imposta.

In generale è veramente scandalosa e scriteriata la collocazione di questi apparecchi, in questo contesto, ed è altrettanto scriteriato, e secondo me pericoloso, questo continuo cambio di limiti, chilometro dopo chilometro. A questo punto sarebbe più sensato portare il limite a 110 Km orari e lasciarlo pressoché inalterato sull’intera tratta, almeno si avrebbe un riferimento logico e preciso cui attenersi per migliorare la concentrazione alla guida, la sicurezza ed evitare sanzioni.

Questa scelta è già stata fatta da tempo nel tratto autostradale tra Genova e La Spezia e mi pare molto più logica , se vogliamo effettivamente aumentare la sicurezza e fare prevenzione, anche con gli autovelox se necessario».

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