L'intervista

Imperia, Luigi Sappa candidato alle Regionali: «Con me vince la squadra»

«L'amministrazione del capoluogo guidata da Claudio Scajola è il modello al quale ispirarsi. Toti? Un vincente» dice l'ex presidente della Provincia

luigi sappa

Imperia.Da buon ciclista Luigi Sappa è avvezzo alle salite più dure del nostro entroterra e non solo. Chi lo conosce bene gli riconosce, però, anche buone doti di passista, caratteristiche che gli serviranno sicuramente in questa strana campagna elettorale sotto il sole d’agosto.

Sappa, ex sindaco di Imperia ed ex presidente della Provincia, torna a misurarsi, dunque, in una competizione politica a distanza di 10 anni dalla sua elezione alla presidenza dell’amministrazione provinciale. L’ultima volta, prima della legge Delrio, quando  i cittadini esprimevano direttamente nelle urne il loro consenso per eleggere i proprio rappresentanti, per l’ex sindaco del capoluogo fu un plebiscito.

Alle Regionali 2020 del 20 e 21 settembre Luigi Sappa sarà il capolista del cosiddetto “listone” di centro che comprende Forza Italia, Liguria Popolare e, appunto Polis, l’associazione culturale politica di cui è presidente e che fa capo all’attuale primo cittadino di Imperia, l’ex ministro Claudio Scajola.

Cosa l’ha spinta a scendere di nuovo in campo dopo 10 anni?

«Ho accettato – spiega Sappaperché c’è stata una forte richiesta che ho gradito soprattutto dal movimento Polis, ma direi da parte di tutta la comunità provinciale. E poi perché penso di poter dare il mio contributo in termini di esperienza, formazione e competenza al consiglio regionale ho aderito a questo invito».

Rispetto al 2010 sono cambiate tante cose, anche la comunicazione politica è diversa, cosa si aspetta? 

«Rispetto a 10 anni fa è cambiato molto. Allora ebbi un grandissimo consenso perché interpretavo le esigenze del territorio secondo le regole del tempo. La Provincia, poi, ha subito una mutazione strutturale, la Legge Delrio ha cambiato, e io aggiungerei in peggio, i compiti e le funzioni dell’Ente e degli organi territoriali in genere. Ritengo sia il momento di riqualificare le competenze a livello regionale, provinciale e comunale partendo dal livello più basso, cioè il Comune».

A proposito di Comune è il sindaco Scajola che ha voluto fortemente che lei fosse candidato. La potrà aiutare l’azione del primo cittadino e della giunta svolta in questi due anni? 

«Direi che proprio l’esempio, il modello a cui ispirarsi è il Comune di Imperia con il sindaco Scajola che coordinando tutte le attività e un gruppo di assessori giovani, risponde in maniera egregia alle istanze rappresentate da un consiglio comunale coeso. Questa è la forza dell’amministrazione Scajola e la città lo sta apprezzando molto.  Quando si parla di livello nazionale, da ultimo, viene citato il sindaco d’Italia. quale ordinamento cui  ispirarsi. In effetti è il sindaco la figura più vicina ai cittadini ogni giorno sollecitato a dare delle risposte e indirizzi. Il rapporto istituzionale Comune. Provincia, Regione in Liguria funziona molto bene».

Chi crede che sia il suo elettore-tipo, crede di avere consensi anche trasversali? 

«Credo di avere molti consensi trasversali. Polis è l’espressione di una associazione culturale ricettiva e quindi aperta a tutti e contro nessuno. Mi fa piacere che ci sia della gente che non la pensa esattamente come la posso pensare io, ma che, comunque, si riconosce in noi quali  portavoce qualificati a livello regionale. Perché non dimentichiamolo è sempre la squadra che vince. Dobbiamo pensare che il presidente Toti ha governato bene  facendo delle scelte coraggiose, imponendo delle regole certe alle quali devono far riferimento i cittadini e le amministrazioni. Quello che manca in Italia, ed è uno dei punti qualificanti del nostro programma, è l’anello di congiunzione tra i diversi ordinamenti. Credo che non sia  n singolo, ma sia la comunità del Ponente che vince quando riesce ad esprimere questi concetti.  E’ una condizione necessaria per progredire».

Come lo vede quello che si profila come un derby cittadino al centro dello schieramento politico con “Cambiamo!” che candida l’assessore uscente Marco Scajola? 

«Sotto questo sole è bello pedalare ma c’è da sudare – Sappa per concludere cita il successo di Francesco Baccini e dei Ladri di Biciclette dei primi anni Novanta -.   Con “Cambiamo!” facciamo lo stesso percorso. Siamo tutti che ci incamminiamo  sulla stessa strada e verso lo stesso traguardo. Corriamo tutti per Giovanni Toti e per l’aggregazione moderata di centrodestra.  La meta è confermare il governatore alla guida di una Liguria solidale, viva che offra prospettive e che metta nel mirino il completamento delle infrastrutture».

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