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Genova, Chiappori per la presidenza della Regione: «Io candidato dei liguri arrabbiati» fotogallery

Sfida a tutto campo per il primo cittadino di Diano Marina

Genova. Il sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori ha scelto le Terrazze del Palazzo Ducale nella “Superba” per ufficializzare la sua candidatura a presidente della Regione per il movimento “Grande Liguria“, emanazione del “Grande Nord“.

Al primo posto del suo programma c’è la richiesta di una Regione Liguria a Statuto speciale, poi le unioni di comuni, turismo e sanità. Chiappori intende mettersi alla testa dei liguri delusi e di quanti negli ultimi anni hanno rinunciato a recarsi alle urne. Durante la conferenza stampa non sono mancate frecciate alla Lega di Matteo Salvini, alla giunta regionale uscente e anche ai suoi avversari nella tornata elettorale, compresi le recenti candidature di Forza Italia e Polis.

Il candidato governatore di “Grande Liguria” non ha risparmiato un attacco alla vicepresidente a assessore alla sanità Sonia Viale per quanto riguarda l’ospedale unico e la costituzione di Alisa entrata nel mirino della Corte dei Conti.

«Perché questi simboli? Mi riporta al passato, all’identità di noi liguri con un segno di tradizione e cambiamento. Chi meglio di Giovan Battista Perasso – dichiara il sindaco di Diano Marina, Giacomo Chiappori, spiegando le motivazioni della sua candidatura – Il sogno di allora non si è ancora realizzato ci sono cambiamenti che non mi sono piaciuti. Abbiamo la necessita di tornare al sistema confederale riprendendo i rapporti tra la base, il popolo e le amministrazioni. La prima cosa sarà la richiesta di una Liguria a Statuto speciale. Abbiamo un fronte mare e siamo transfrontalieri. Cosa abbiamo di diverso dalla Sicilia, dalle Valle d’Aosta, dal Trentino? Nel Golfo dianese ci sono 7 comuni, se fosse un comune unico sarebbe da 18mila abitanti».

«Riguardo alle Infrastrutture – dice Chiappori –  per fare bisogna avere progettualità e non si potrà andare sempre in deroga al codice per gli appalti come per il ponte San Giorgio che mi ha emozionato. Soldi, deroghe e fatti: completare le cose esistenti, come il Tenda, la ferrovia, la Armo Cantarana. La Gronda? Chiudiamo prima le altre progettazioni poi ci penseremo. Rivisitiamo e poi vedremo anche in base ai bilanci».

Sulla Sanità afferma: «Serve verifica sugli ospedali unici e capire se sono necessari. I soldi spesi in Alisa non servono a niente e lo dice anche la Corte dei Conti. E’ stata una moltiplicazione di poltrone. E poi dico no alla distruzione del Galliera».

Infine sul Turismo sottolinea: «Abbiamo necessità di rilanciare il marchio Liguria. Pubblicità zero, per il mio comune l’unica pubblicità l’ho fatta io. Abbiamo il mare, l’entroterra, il verde, abbiamo la necessità di allungare la stagione anche col turismo congressuale. Nel programma ci saranno anche le autostrade del mare per decongestionare le vie stradali».

«Io non mi metto contro nessuno. Mi sono candidato per dare dignità a chi non sa più che pesci prendere e non andrebbe a votare – spiega Chiappori – Centrodestra e centrosinistra si devono preoccupare se la gente andrà a votare. Le liste? Sono pronte e non abbiamo Salvini che prende i voti. Qualcuno senza di lui non saprebbe cosa fare».

«Mi hanno dato fastidio le dichiarazioni di Rixi, le sue sono solo cattiverie» – dice a proposito del fatto che Edoardo Rixi ha adombrato che Chiappori si fosse candidato su suggerimento di qualcuno, facendo intendere il sindaco di Imperia Claudio Scajola. «Il pozzo che abbiamo costruito non vorrei che lo avvelenassero» –conclude Giacomo Chiappori.

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