Le dichiarazioni

Carcere di Valle Armea al collasso, Pregnolato (Sappe): «Non resta che riaprire il Forte di Santa Tecla»

«Cinque anni fa l’amministrazione penintenziaria ha deciso di chiudere il carcere di Savona, una decisione scellerata che ha inciso negativamente sugli istituti della provincia di Imperia»

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Sanremo. «Il carcere di Sanremo è ormai al collasso, non resta che riaprire il Forte di Santa Tecla e richiamare i pensionati in servizio». È la provocazione del Sappe, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria, attraverso il segretario Guido Pregnolato che ha commentato così l’emergenza sovraffollamento del carcere di Valle Armea.

«Cinque anni fa l’amministrazione penintenziaria ha deciso di chiudere il carcere di Savona, una decisione scellerata che ha inciso negativamente sugli istituti della provincia di Imperia, già di per sé sovraffollati e adesso, in piena emergenza coronavirus. Non ci sono più posti letto disponibili, soprattutto per gli arrestati provenienti dalla libertà che devono essere necessariamente sottoposti a domiciliazione fiduciaria, misura importantissima per evitare un eventuale contagio tra la popolazione detenuta.

È evidente che le rivolte penitenziarie avvenute nel mese di marzo, non hanno insegnato nulla – prosegue Pregnolato – Auspichiamo un intervento immediato delle Istituzioni e della politica, affinché si trovi una pronta soluzione alle criticità del penitenziario matuziano»

A raccogliere l’allarme del Sappe è il capogruppo della Lega Daniele Ventimiglia che dichiara: «Massima solidarietà agli agenti di Valle Armea costretti a turni di lavoro massacranti. Ci sono troppe anomalie gestionali, non solo la questione del sovraffollamento, ma anche riguardo l’organico di polizia penitenziaria, ridotto ormai ai minimi termini.

E non si può non sottolineare che all’interno delle nostre strutture carcerarie ormai oltre il 65% dei detenuti è straniero, di cui il 50% di questi è nordafricano. Sono consapevole che la mera solidarietà non basti più, sarà mia premura infatti, portare avanti le istanze della polizia penitenziaria sanremese, sia a livello regionale tramite il presidente dell’Assemblea Legislativa ligure Alessandro Piana e a livello nazionale grazie all’Onorevole Flavio Di Muro».

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