L'appello

Ventimiglia, migrante aggredisce agenti Polfer. Sindaco Scullino: «Nuovo atto di violenza inaudita e inaccettabile»

Nell'esprimere la propria vicinanza e solidarietà agli agenti, Scullino ha ricordato la strage di via D'Amelio, avvenuta il 19 luglio del 1992

gaetano scullino

Ventimiglia. «Un nuovo atto di violenza inaudita e inaccettabile contro le Forze dell’Ordine. Occorre intervenire immediatamente, reprimere fermamente ogni atto di inciviltà, illegalità e tanto più di violenza, senza se e senza ma». A dichiararlo è il sindaco Gaetano Scullino che commenta così quanto accaduto stamane in stazione, dove un migrante si è scagliato addosso a due agenti della Polfer in servizio presso la stazione ferroviaria di Ventimiglia e li ha aggrediti senza un apparente motivo. L’aggressione è avvenuta solo pochi giorni dopo un fatto analogo: la scorsa settimana, infatti, in ospedale era finita un’agente donna della polizia locale, strattonata e scagliata a terra da un venditore abusivo in via Hanbury.

«Accogliere è un atto di umanità – dice Scullino -. Il troppo buonismo e il lasciar passare fatti come questi, ma anche meno gravi, porta al disordine, all’insicurezza o peggio. Come era successo qualche giorno fa, con un agente della polizia locale di Ventimiglia, il violento anche oggi è stato arrestato: ci sono voluti di agenti della Polfer e tre militari. Ora speriamo che segua una giusta pena».

«Le Forze dell’Ordine devono essere messe in condizioni di lavorare serenamente: un lavoro difficile e spesso pericoloso, il loro che spesso non viene pagato adeguatamente – aggiunge il sindaco -. Un plauso alle nostre Forze dell’Ordine, servitori dello Stato che con il loro lavoro e la loro presenza consentono che le nostre città non diventino terra del più forte o prepotente, regno del degrado e dell’illegalità».

Nell’esprimere la propria vicinanza e solidarietà agli agenti, Scullino ha ricordato la strage di via D’Amelio, avvenuta il 19 luglio del 1992. «Per fatti molto più gravi, tanti servitori dello Stato sono morti – ha detto – Oggi, non si può non ricordare la strage in cui morì una grande uomo e un grande magistrato, Paolo Borsellino, e con lui gli Agenti della sua scorta. Un atto di ferocia inaudita che non deve essere dimenticato e che noi abbiamo quest’anno voluto ricordare inaugurando una piazza a Giovanni Falcone, Paolo Borselino e agli Agenti delle scorte. Difendiamo tutti, anche con piccoli atti le Forze dell’Ordine e chi combatte con loro l’illegalità».

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