Un caffè con...

Sansa candidato Pd – M5S, Fabio Natta: «Due sinistre alle Regionali»

L'esponente socialista attacca il Pd genovese annuncia l'appoggio dei centristi all'outsider Aristide Massardo

Sanremo. Piatto forte della rubrica “Il Caffè con… ” la quadra trovata nelle scorse ore dall’alleanza Centrosinistra- Movimento 5 Stelle sul giornalista Ferruccio Sansa quale candidato unitario alla presidenza della Regione Liguria.

L’ospite di oggi, l’esponente socialista Fabio Natta, però, preannuncia una  spaccatura da parte del centro moderato sul nome di Sansa e conferma l’appoggio al candidato alternativo, l’ex preside della facoltà di Ingegneria dell’Ateneo genovese  Aristide Massardo. Massardo, oltre ai socialisti, potrebbe riunire intorno alla sua candidatura anche i renziani di Italia Viva» e, addirittura, schegge del Pd.

«Definirla quadra -dice Natta –  credo non sia un termine esatto.  In realtà, in campo per una sfida all’attuale governo della Regione davvero innovativa,  c’è da tempo il professor Massardo. Credo che possa  ancora rappresentare una sfida davvero innovativa e ricca di contenuti».

Quindi la coalizione si spacca…? «Spacca chi non ha conosciuto nella figura di Aristide Massardo una candidatura unitaria che poteva veramente raggruppare una alleanza molto importante, replicando l’ipotesi Giuseppe Conte al governo nazionale. Massardo aveva queste caratteristiche come ha detto anche il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi. Ci sono tutte le condizioni per  una sfida alla destra sovranista dalla quale si sta sfilando una sinistra populista», risponde Natta.

«Io vado al di là – prosegue Fabio Natta –   del discorso del Partito socialista, nella nostra Regione c’era questa possibilità di candidare Massardo perché aveva e ha tutte le caratteristiche per rappresentare da un lato la sfida a un modello di governo che non condividiamo. Il Pd genovese, invece, ha preferito arroccarsi su una scelta interna che va sempre a pescare nei quartieri della Genova bene, lontana dai bisogni dei cittadini per una conservazione di un potere che non c’è più».

Ma Toti aveva bisogno di questo regalo?  «La proposta di Toti è una proposta che non condividiamo. Toti si propone con una coalizione diversa rispetto a cinque anni fa, con una visione sovranista che non è condivisibile per il Partito socialista. Dall’altra parte c’è una scelta – non scelta intorno a Sansa  che rappresenta la conservazione di un vecchio mondo erede del Partito comunista genovese», replica Natta.

 

commenta