Il caso

Sanremo, torna lo spettro dell’affidamento a privati dei nidi comunali. Ventimiglia (Lega): «Pronti alla barricate»

L'assessore ai Servizi Sociali Costanza Pireri: «Non ci sarebbero i tempi tecnici per chiudere un nuovo appalto prima della riapertura di settembre»

Generico luglio 2020

Sanremo. Torna lo spettro dell’accorpamento degli ultimi asili nido comunali rimasti nella gestione diretta di Palazzo Bellevue – l’Arcobaleno di piazza Eroi e il Raggio di Sole di San Martino -, e la conseguente “privatizzazione” di uno dei due istituti per l’infanzia. La questione viene sollevata dal personale dei due plessi pubblici, in agitazione per le possibili ripercussioni che una tale operazione avrebbe sui propri posti di lavoro.

A far loro da sponda, chiedendo spiegazioni all’amministrazione Biancheri, è il capogruppo della Lega in consiglio comunale Daniele Ventimiglia. L’esponente del Carroccio si dice pronto ad “alzare le barricate”: «Ho ricevuto in questi giorni delle telefonate di educatrici preoccupate per la possibile privatizzazione degli ultimi due asili nido attualmente in gestione diretta da parte del Comune. Un rischio che giudico grave, perché rinunceremmo come amministrazione a gestire anche gli ultimi nidi di nostra competenza, dopo che già negli anni passati sono stati affidate alle cooperative altre tre strutture pubbliche. Mi faccio portavoce dei timori di questi dipendenti comunali e chiedo un rapido chiarimento all’assessore ai Servizi Sociali Costanza Pireri, artefice di un’altra operazione fortemente contestata dal nostro gruppo e da tutta la minoranza: la privatizzazione di Casa Serena».

Pronta la replica dell’assessore: «Ci tengo a precisare che attualmente i nidi comunali sono cinque, di cui tre dati in appalto (Villa Peppina, La Cicogna e la Nuvola), mentre i due oggetto dell’intervento del consigliere Ventimiglia sono ancora gestiti direttamente dal municipio. Al momento sulla mia scrivania non c’è nulla di quanto prospettato, ma mi riservo di confrontarmi con il mio dirigente». Continua Pireri: «Tre anni fa era già stata ipotizzata una soluzione simile a quella prospettata adesso dalle educatrici, una soluzione pensata per rispondere alla mancanza di personale interno al Comune. Si era pensato di dare il Raggio di Sole o L’Arcobaleno a una cooperativa, poi invece fu assunto altro personale pubblico che è stato riconfermato. Al momento ribadisco di non aver ricevuto nessuna segnalazione diretta di un cambio repentino della situazione, anche perché non ci sarebbero i tempi tecnici per chiudere un nuovo appalto prima della riapertura di settembre, fermo restando che posso assicurare che i nidi gestiti dai privati sul nostro territorio sono ottime gestioni che vengono costantemente monitorate dalla nostra coordinatrice scolastica».

La questione del possibile affidamento esterno dell’ennesimo nido comunale alle coop sta interessando non soltanto gli esponenti della minoranza. La situazione sarebbe attentamente monitorata anche dal presidente del consiglio comunale Alessandro Il Grande che già tre anni fa si era impegnato per stoppare qualsiasi ipotesi di ulteriori privatizzazioni.

Il caso che riguarda il plesso dell’Arcobaleno di piazza Eroi non si limita ai timori per il futuro dell’asilo nido. Stando a quanto si apprende, il provveditore agli studi della provincia di Imperia Luca Maria Lenti dovrebbe dare a breve una risposta sulla possibile cancellazione di una delle sezioni della scuola materna ospitata nello stesso edificio.

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