Sanremo, sold out il concerto dell’Orchestra Sinfonica a Villa Ormond




L’evento “ … Ma i Beatles conoscevano Telemann ?“ ha trovato un pubblico attento, ammaliato dall’arte e dalla poesia
Sanremo. Un mix di poesia e arte, eseguito in maniera sublime a Villa Ormond, dall’Orchestra Sinfonica di Sanremo nel concerto “ … Ma i Beatles conoscevano Telemann ?“. Direttore e viola solista: Danilo Rossi.
Un’ardua provocazione che ha visto susseguirsi brani di Telemann stupendo compositore barocco che per primo ha valorizzato la viola con un bellissimo concerto; Britten, straordinario interprete del ‘900 che tocca momenti espressivi altissimi nella sua Simphony, fino ad arrivare ai Beatles e la poesia di alcuni brani, riarrangiati in stile di Ravel o di Broadway o di Piazzolla. E infine la sorpresa ancora più ardita: I Pink Floid.
Il concerto nuovamente sold out è stato introdotto dai saluti del presidente Livio Emanueli e dall’intervento del nostro primo cittadino Alberto Biancheri alla presenza di alcuni rappresentanti del consiglio comunale. Il sindaco ha ringraziato il CDA, lo staff della Fondazione e i professori d’orchestra citando il traguardo importante raggiunto con l’assegnazione del Palafiori all’Orchestra, la messa in sicurezza come promesso a tutti i dipendenti. Ha infine ricordato a tutti i presenti l’importanza storica di 115 anni per la città di Sanremo dell‘Orchestra Sinfonica.
Il concerto ha trovato un pubblico attento, ammaliato dall’arte e dalla poesia, rigorosamente distanziato come richiede la legge ma che come citato dallo stesso direttore Danilo Rossi: «con una distanza fisica, quando invece tutti noi abbiamo bisogno di aggregazione sociale», un messaggio forte e pienamente dimostrato dalla grande affluenza ai concerti di questa stagione.
Un direttore, Danilo Rossi, prima viola della scala che con passione ha riproposto un mix di brani diversi tra loro eseguiti sinuosamente. Una serata che ha regalato a tutti i presenti un caleidoscopio di emozioni che coprono tre
secoli e che si rinnovano ma non muoiono, come l’arte. Perché l’arte è vita!