Il culto

Sanremo, il mercato dei fiori si trasforma in moschea. Decine di musulmani in preghiera

Concessione di Amaie Energia per la festa del sacrificio islamica

Sanremo. Circa 200 fedeli musulmani si sono radunati in preghiera all’interno del mercato dei fiori di Valle Armea per celebrare la festa del Sacrificio mantenendo il corretto distanziamento sociale nel rispetto delle normative anti-Covid e per evitare di arrecare disturbo che era stato causato durante le preghiere celebrate al campetto sportivo di Borgo Tinasso. A concedere gli spazi alla comunità islamica è stato il presidente di Amaie Energia Andrea Gorlero.

Una decisione, quella di aprire le porte del mercato al culto, che non è passata indenne da critiche. A sollevare la polemica, è stato il gruppo Lega Sanremo, che appresa la notizia, ha dichiarato: «Riteniamo auspicabile per il futuro che l’attuale presidente di Amaie Energia Andrea Gorlero, voglia disporre gratuitamente e con la stessa celerità gli ampi spazi della struttura anche alle singole associazioni sanremesi che ne facciano richiesta per consentire anche a quest’ultime la possibilità di aggregarsi del rispetto delle normative».

A smorzare le polemiche è Abbou Abdellali, presidente della comunità islamica di Sanremo: «Abbiamo due feste importanti nell’anno, la fine del Ramadan e la festa del Sacrificio. A noi va bene qualsiasi soluzione. Se ci danno il campo, o questo, o qualsiasi cosa. E’ normale che ci sia qualcuno che dice una parola contro di noi, va bene così, è normale. Alla fine l’importante è comportarsi bene, fare la festa come si deve. E’ un nostro diritto».

«Per noi è importante essere sempre in regola – ha concluso Abdellali – Soprattutto in questo periodo di emergenza Covid, dove anche in moschea gli ingressi sono stati contingentati per evitare assembramenti».

 

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