Sesta edizione

Riva Ligure, al via il primo incontro della rassegna letteraria “Sale in Zucca”

E' dedicato alla Zucca di Rocchetta di Cengio

riviera24 -  “Sale in Zucca”

Riva Ligure. Giovedì 23 luglio al via la sesta edizione della rassegna letteraria “Sale in Zucca”. Il primo incontro sarà dedicato alla Zucca di Rocchetta di Cengio realizzando un gemellaggio con il comune di Riva Ligure, dove per tradizione si prepara un dolce con questo delicato e gustoso ortaggio. Spazio anche alla solidarietà per il Gaslini di Genova, cui sono devoluti gli incassi della vendita del libro “ZUKKI – Dario di una Zucca Felice”, firmato dalla giornalista Renata Cantamessa, in arte Fata Zucchina.

Durante la serata dopo la presentazione del libro nato dalla collaborazione con gli allievi degli Istituti Comprensivi di Millesimo, Cairo Montenotte e Carcare, e l’Associazione Produttori e Trasformatori La zucca di Rocchetta e la Condotta Slow Food delle Valli della Bormida, sarà consegnata la targa di Custodi del Territorio alla Comunità Zucca di Rocchetta di Cengio. Questo riconoscimento promosso dall’Associazione Ristoranti della Tavolozza viene attribuito a chi nel territorio di riferimento si è particolarmente distinto per la promozione e difesa delle tradizioni locali. La Custodia rappresenta un impegno diretto a vivere il territorio in modo più consapevole e responsabile, operando una inversione di rotta rispetto alla continua erosione del territorio, non solo dei boschi e dei prati, ma anche del suolo dedicato all’agricoltura ed alla produzione di alimenti.

L’incontro ad ingresso gratuito, si svolgerà in piazza Ughetto nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19.

La rassegna “Sale in Zucca”, promossa dall’Assessorato al Turismo e Manifestazioni in collaborazione con la casa editrice Zem, propone per l’estate 2020 sei incontri, condotti dal giornalista Claudio Porchia, su temi diversi: dall’attualità con il giornalista Antonio Padellaro alla gastronomia con l’attore comico Stefano Bicocchi in arte vito, dal noir con il giallista Gianni Farinetti all’ultimo romanzo di Giacomo Revelli e l’esordio letterario della responsabile ufficio stampa del Casinò, Marzia Taruffi.

«Anche per questo anno, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, siamo riusciti a proporre incontri sia nel mese di luglio che di agosto – aggiunge l’assessore al Turismo Francesco Benza –. Non volevamo far mancare momenti di divertimento e di cultura ai tanti turisti che verranno nel nostro paese. Riva Ligure ha una grande vocazione turistica e una relazione forte con la cultura. Infatti la filosofia su cui poggia la manifestazione non è la semplice presentazione di un libro, ma il confronto con i temi del nostro tempo, con esperienze di vissuto e visioni diverse del mondo. Per questo abbiamo invitato importanti autori nazionali insieme ad autori locali, che sono un’espressione autentica del nostro territorio».

Calendario Sale in Zucca 2020

luglio
23 giovedì “Zucchi” di Renata Cantamessa (Fata Zucchina), Tiziano Riverso e Comunità Zucca di Rocchetta di Cengio
31 venerdì “La strage e il miracolo” di Antonio Padellaro

agosto
5 mercoledì “Buono da Morire” con Stefano Bicocchi, in arte Vito
13 giovedì “Doppio silenzio” di Gianni Farinetti con Renata Barberis
20 giovedì “D’indaco il mare” di Marzia Taruffi con Marino Magliani
27 giovedì “Lingua della terra” di Giacomo Revelli

Elenco autori presenti:
Renata Cantamessa (Fata Zucchina), Tiziano Riverso, Antonio Padellaro, Stefano Bicocchi, in arte Vito, Gianni Farinetti, Renata Barberis, Marzia Taruffi, Marino Magliani, Giacomo Revelli. Direzione artistica: Claudio Porchia

Presentazione libri della sesta edizione di Sale in Zucca:

“Zukki– Dario di una Zucca Felice”, firmato dalla giornalista e divulgatrice agroalimentare Renata Cantamessa, in arte Fata Zucchina, è nato magicamente in. Tutti i proventi della vendita del libro, con le illustrazioni del cartoonist Tiziano, andranno a favore della “Band degli Orsi Onlus” del Gaslini per sostenere la costruzione del nuovo “Covo degli Orsi”, la struttura destinata ad ospitare i genitori dei bambini ricoverati per lunghi periodi.

“La strage e il miracolo: 23 gennaio 1994. La mafia all’Olimpico” di Antonio Padellaro. Il nuovo libro di Antonio Padellaro che racconta un capitolo poco conosciuto della stagione delle bombe del 92/94: il fallito attentato mafioso allo stadio Olimpico durante la partita della Roma del 23 gennaio 1994. Il magistrato Sebastiano Ardita e il direttore della casa editrice PaperFirst Marco Lillo, commentano insieme a Padellaro lo scenario politico, la mancata esplosione della bomba e l’evoluzione di Cosa Nostra. Antonio Padellaro, giornalista del Corriere della Sera, vicedirettore dell’Espresso, direttore dell’Unità, nel 2009 ha partecipato alla fondazione del Fatto Quotidiano di cui è stato direttore fino al 2015

“Buono da Morire” edizioni il Loggione Bologna. Stefano Bicocchi, in arte Vito, è uno dei comici più noti d’Italia. Tutti conoscono le maschere che ha indossato in teatro, televisione e al cinema ma nessuno sa che ne indossa una ogni giorno con cui tiene nascosta agli altri la sua vera natura. Vito, infatti, ha la mente strutturata come quella di un criminale ed è per questo che la Polizia di Bologna da anni si affida in segreto al suo aiuto per risolvere i casi più difficili. Buono da morire è il primo capitolo di una serie di romanzi dedicati alle indagini di Vito e alla caccia all’Avvelenatore misterioso.

“Doppio silenzio” di Gianni Farinetti. Da sempre affascinato da quel luogo sontuoso e insieme decadente, Sebastiano Guarienti vola a Palermo per un fine settimana, invitato al matrimonio di un amico con una ragazza di famiglia molto facoltosa. In aereo legge distrattamente la notizia di un omicidio commesso proprio nel capoluogo siciliano: un noto imprenditore edile è stato ucciso in modo violento nelle rovine di un’antica villa. Dopo il matrimonio, Sebastiano fa un incontro imprevisto che ha dell’irreale, la prima delle figure che lo proietteranno in un vortice nei meandri di una delle più contraddittorie e segrete città del nostro paese.

“D’Indaco era il mare” di Marzia Taruffi. L’esperienza di una giornalista che ha osservato da dietro le quinte vite ed emozioni che traspaiono nel ritmo di una narrazione, dove la realtà supera la fantasia. Il titolo indica l’esatto momento in cui non si può tornare indietro dove l’ultima decisione rappresenta il vero successo, il riscatto senza esitazioni. Così un titolo dal sapore un po’ salmastro diventa il modo per alzare il sipario su una storia dove politica, economia, lavoro e affetti si mescolano in un turbinio di emozioni.

“La lingua della terra” di Giacomo Revelli. Una storia che parte da lontano e approda nel Ponente Ligure. È ambientato in valle Argentina, la valle dell’oliva Taggiasca, piccola e dolce, che spremuta ci regala un extravergine, tra i più apprezzati sulle tavole dei buongustai. Bedè, il protagonista è scontroso e solitario, e si sente un contadino. Quel pezzo di terra era di suo padre e prima dei suoi nonni e prima ancora dei suoi avi e per lui abbandonarlo sarebbe un sacrilegio. Lo scrittore riflette sui temi che più gli stanno a cuore, l’abbandono delle campagne e la devastazione del territorio, con un richiamo ed un omaggio a Italo Calvino.

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