Lotta contro la violenza

Centri antiviolenza liguri, Salvatore (ilBuonsenso): «Sempre avanti nella difesa delle donne»

«Diamo alle donne la dignità che meritano, sostenendo il Fondo di Solidarietà per le vittime di violenza e richiedendo l’inasprimento delle pene per gli autori delle violenze di genere»

donna violenza

Genova. «Difesa delle donne sempre: si tratta di una lotta che non deve essere dimenticata. Mai come in questo periodo di emergenza si è toccato con mano il bisogno della presenza e del corretto funzionamento dei centri antiviolenza sul territorio.

Nel corso dei mesi di lockdown imposto dalla pandemia di Covid-19 ancora in atto, le statistiche hanno evidenziato, purtroppo, dati agghiaccianti di un aumento importante della violenza sulle donne causato proprio dal dovere rimanere in casa.

È per situazioni come queste, a prescindere dal periodo che si sta vivendo, che è importante che i centri antiviolenza siano attivi sul territorio e possano contare sulle risorse necessarie per prendersi cura di chi ha bisogno.

Durante il periodo di isolamento sociale imposto per contrastare la pandemia, le strutture e i loro dipendenti si sono organizzati per essere presenti in smart working e sostenere, attraverso campagne mirate, il più possibile le donne bisognose di aiuto.

Da giugno, grazie alla riapertura fisica dei centri, è stato possibile nuovamente fornire assistenza in presenza.
Bisogna ripeterlo con forza: no alla violenza sulle donne. Sì alla loro difesa. Sempre. Perché una donna vittima di abusi spesso non sa come reagire e non ha nessuno a cui chiedere aiuto.

I centri antiviolenza sono basilari per poter contrastare il fenomeno della violenza contro le donne, ma allo stesso tempo è importante creare leggi che consentano davvero di combattere il problema in modo efficace. Noi de ilBuonsenso consideriamo la prevenzione dell’abuso come l’arma migliore per combattere il problema: servono maggiori campagne di sensibilizzazione e di educazione, soprattutto nelle scuole, sui luoghi di lavoro e anche negli istituti penitenziari.

Solo in questo modo sarà possibile far crescere i bambini e gli adolescenti con i valori della protezione e difesa della donna e l’intera società potrà fare un passo in avanti per arginare il fenomeno. Discriminare le donne deve diventare motivo di vergogna, non di vanto come purtroppo accade ancora oggi.

La Liguria può contare sul sostegno dell’osservatorio regionale sulla violenza contro le donne e i minori: è tempo che questo venga migliorato e ampliato. Come? Aumentando il numero di centri di ascolto e gli ambulatori sanitari pronti a fornire servizio contro le violenze. Deve essere inoltre messo in atto il “Codice Rosa” in modo corretto, ovvero cure mediche, legali e psicologiche pensate su misura per aiutare le donne e i bambini vittime di violenza che si rivolgono agli ospedali.

È possibile potenziare il piano regionale triennale, aumentando i fondi a disposizione ma allo stesso tempo gestendo meglio le risorse. La violenza contro le donne è un fenomeno che si può combattere con successo se tutti fanno la loro parte. Non bisogna abbassare la guardia e noi de ilBuonsenso saremo sempre in prima linea per combattere questo indegno fenomeno di violenza.

Diamo alle donne la dignità che meritano, sostenendo il Fondo di Solidarietà per le vittime di violenza e richiedendo l’inasprimento delle pene per gli autori delle violenze di genere. Gli uomini violenti devono essere messi nelle condizioni di non fare del male per tempo. E le donne devono poter contare su strumenti e servizi che consentano loro di fuggire da simili situazioni e sopravvivere. La lotta contro la violenza sulle donne non ha colore politico. Facciamo tutti la nostra parte» – afferma Alice Salvatore, presidente ilBuonsenso.

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