La dichiarazione

Autostrade, Benveduti: «Chi risarcirà la Liguria che ha perso un miliardo in un mese?»

«A interventi urgenti, devono corrispondere necessariamente misure economiche urgenti»

riviera24 - andrea benveduti

Genova. «La guerra in corso tra Mit e Aspi sta producendo danni esorbitanti al territorio ligure. Servono da subito indennizzi a compensazione di ciò che sta subendo la Liguria e l’intero Nord Ovest. Apprendiamo, con forte disappunto, che è stata vietata la manifestazione del comitato ‘Salviamo Genova e la Liguria’, segnale inequivocabile di quanto poco interessino all’attuale governo le problematiche della nostra regione. Impedire la manifestazione del 22 luglio a Roma, che sarebbe stata voce dell’intero tessuto imprenditoriale ligure, non rappresenta soltanto un gesto di poca attenzione e di sensibilità verso il nostro territorio, ma significa porre un bavaglio ai problemi che stanno subendo le nostre imprese, che stanno con la forza dei nervi provando ad andare avanti, ma che hanno raggiunto oramai il limite della sopportazione». Lo dice l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti.

Un miliardo di euro in un mese, tra i 250 e i 300 milioni alla settimana e circa 2 milioni di euro all’ora passata in coda. Queste le prime stime dei danni elaborate da Spediporto.«Attendiamo risposte dal ministro De Micheli – aggiunge l’assessore -, e non proclami a mezzo stampa prontamente disattesi. Il prossimo 21 luglio, quando sarà a Genova, potrebbe ad esempio dirci chi pagherà i danni provocati dalle chiusure forzate per manutenzioni di cui gestore e concedente non si sono occupati per decenni. La mancata produttività, l’incapacità di pianificare le attività e il conseguente rischio occupazionale stanno rendendo il sistema impresa ligure estremamente precario. Un effetto boomerang che sta trasformando, quella che doveva essere la fase di rilancio post Covid, in un ulteriore sprofondare nella crisi, rischiando di mettere in ginocchio la nostra regione».

«L’immagine degli operatori economici e delle isituzioni locali, che, dopo la tragedia di Ponte Morandi, hanno offerto prova di resilienza si contrappone ad un balletto stucchevole sulle concessioni autostradali, che in modo arrogante non arriva nemmeno a prendere in considerazione il tema di un risarcimento, fosse almeno in termini di opere compensative e di diminuzione generalizzata dei pedaggi.

Ricordiamo, a chi crede che questo sia un problema regionale e non nazionale, che il 50% della logistica italiana passa da Genova e dalla Liguria, con una movimentazione di circa 30 mila tir al giorno. Il perdurare di questa situazione sta minando la credibilità della nostra regione agli occhi dei player europei e mondiali, alcuni dei quali hanno già iniziato a spostare i propri traffici. A interventi urgenti, devono corrispondere necessariamente misure economiche urgenti. Non i soliti vuoti proclami. Non possiamo più tollerare incapacità elevate a merito e spregiudicatezze» – conclude Benveduti.

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