Salute e benessere

Alluce valgo: ne soffrono 4 donne su 10. Quali sono i fattori di rischio principali e il trattamento?

Ereditarietà, modo di camminare e non solo: ne parliamo con il podologo Marika Manera

Sanremo. L’alluce valgo è una deformazione del primo dito del piede, ma che coinvolge tutto l’avampiede per il modo di camminare che ne consegue. Il primo dito appare deviato lateralmente con contemporanea sporgenza mediale del primo osso metatarsale, spesso associata ad esostosi, la prominenza ossea che va in conflitto con la calzatura e causa dolore.

Con il tempo le parti molli, come muscoli, tendini e legamenti, si adattano progressivamente a questa situazione predisponendo al peggioramento della deformità. La causa principale del suo sviluppo è un modo errato di camminare, in particolare in coloro che hanno la tendenza ad avere piedi valgo pronati, ma non solo. È molto comune sentire espressioni come “cammina come sua madre” e di solito è vero; viene ereditato il modo di camminare, così come molti altri tratti fisici ad esempio colore degli e dei capelli.

È abbastanza comune vedere un’intera famiglia con questa deformità, magari di grado diverso tra le generazioni, ma con le stesse caratteristiche. Ne parliamo nel dettaglio con il podologo dottoressa Marika Manera:

È vero che l’uso di tacchi alti può favorire la comparsa di questa patologia?
«Questa è una domanda molto frequente tra le pazienti che si presentano in visita per dolori all’alluce o solo perché questo si è deformato e non ne conoscono le cause. Non è da sottovalutare l’influenza dei tacchi alti; ogni centimetro che si aggiunge sotto il tallone aumenta progressivamente il carico a livello delle articolazioni metatarsali ed in particolare sul 1° osso metatarsale.

Le calzature inadeguate, come i tacchi troppo alti, hanno quindi, un aspetto predisponente se indossate a lungo. Una delle ragioni per cui le donne sono più soggette a questa deformità rispetto agli uomini».

Si può prevenire la comparsa dell’alluce valgo?
«Se è chiaro che la ragione fondamentale affinché questo si sviluppi è il sovraccarico che si genera in quell’articolazione, la prevenzione sarà mirata ad eliminare detta pressione. Per ridurre la pressione nell’area, e quindi evitare la degenerazione dell’alluce, possiamo effettuare uno studio biomeccanico dell’appoggio. Nei bambini e ragazzi che hanno familiarità per alluce valgo sarà importante effettuare delle visite con lo studio della camminata per poterli trattare al meglio».

Quali sono i trattamenti maggiormente consigliati per risolvere questo problema?
«Dopo un’attenta visita si mette in atto la terapia che consiste nel modificare le cause che hanno prodotto la deformità. Il trattamento che si istaura dipende dall’entità della deformità e dalle condizioni generali del paziente. La terapia ortesica plantare, terapia conservativa, permette di eliminare i fattori biomeccanici che hanno favorito lo svilupparsi della deformità; il paziente deve essere istruito sul tipo di calzature adeguate ed idonee in base alla forma del suo piede e all’alloggiamento del plantare.

Nelle fasi molto avanzate, a seconda delle condizioni di salute del paziente si può ricorrere alla chirurgia, per agire sulla struttura ossea e tendinea. Nel periodo post- chirurgico è necessario, comunque, realizzare un ortesi plantare su calco del piede per evitare che il modo di appoggiare possa indurre di nuovo alla formazione dell’alluce valgo, in quanto mettendo dritto il segmento osseo chirurgicamente non si agisce sui fattori eziopatogenetici ma solo sulla sintomatologia».

La dottoressa Marika Manera, visita a Sanremo, presso l’ambulatorio Fisiomed in Corso Cavallotti, 22 e anche nelle città di Bordighera, Alassio e Pisa.

Info e prenotazioni: +39 348 7091668, approfondimenti su: podologomanera.it

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