La richiesta

«Agevolare i rapporti tra persone sorde e servizio sanitario», lo chiede il Consiglio Regionale

Approvato all’unanimità un ordine del giorno promosso dal presidente della Commissione Sanità Claudio Muzio e sottoscritto da tutti i capigruppo

Claudio Muzio

Genova.  Predisporre un protocollo d’intesa interistituzionale per rimuovere, anche attraverso l’implementazione delle attività di interpretariato, gli ostacoli che rendono spesso difficoltosi i rapporti tra le persone sorde e il sistema sanitario. E’ questa la richiesta che proviene alla Giunta Toti dal Consiglio Regionale, che su questo tema ha approvato nel tardo pomeriggio di ieri, su iniziativa del presidente della Commissione Sanità Claudio Muzio, un ordine del giorno sottoscritto da tutti i capigruppo.

«Questo ordine del giorno, condiviso da tutte le forze politiche presenti in Consiglio – spiega Muzio – ha preso forma in esito all’audizione, in Commissione Sanità, dei rappresentanti dell’Ente Nazionale Sordi, che hanno posto alla nostra attenzione le criticità che i non udenti devono affrontare per ciò che attiene all’accesso ai servizi sanitari e alla comunicazione con le ASL. Tali criticità sono emerse in misura ancora maggiore nella fase dell’emergenza Covid».

«Per questo – prosegue – la Commissione ed il Consiglio hanno ritenuto opportuno sollecitare un intervento della Giunta, auspicando che quanto prima si possa addivenire alla sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra la Regione, le ASL, gli Enti e le Associazioni che tutelano le persone sorde, con l’obiettivo di recepire le richieste emerse in audizione. E’ necessario favorire le attività di interpretariato e la diffusione degli strumenti tecnologici e delle applicazioni che consentano di rendere più agevoli le comunicazioni con gli uffici e le strutture sanitarie».

«Da tempo – sottolinea ancora il presidente della Commissione Sanità – mi occupo delle problematiche legate alla disabilità uditiva, anche con iniziative in Consiglio Regionale, e credo che quello compiuto con l’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno sia un passo in avanti nella direzione della piena integrazione delle persone sorde».

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