Simone Giovinazzo dà le dimissioni dal Don Bosco Vallecrosia Intemelia

«Desidero ringraziare la società e i ragazzi per questi anni di collaborazione»
Vallecrosia. Simone Giovinazzo dà le dimissioni dal Don Bosco Vallecrosia Intemelia.
«Con tanto dispiacere e rammarico ho deciso di dare le dimissioni a causa di impegni lavorativi ma anche perché la società non farà la juniores ela prima squadra – svela Simone Giovinazzo – Non ha perciò più senso per me restare».
Il Don Bosco Vallecrosia Intemelia ha infatti deciso di costituire una nuova società che prenderà il nome di Polisportiva Vallecrosia Academy e punterà esclusivamente sul settore giovanile rinunciando però ad iscrivere al prossimo campionato prima squadra e juniores, oltre al settore femminile. «Desidero ringraziare la società, il presidente Vincenzo Todaro,Maurizio Brogna,Mario Scerra, Bruno Sassone per la collaborazione di questi anni, ma soprattutto desidero ringraziare i ragazzi, in particolare quelli del 2002-2003, che ho seguito per quasi sette anni. Mi dispiace per loro visto che ci tenevano ad esordire in prima squadra – afferma Giovinazzo – Abbiamo comunque fatto un buon lavoro in questi anni visto che siamo riusciti a far esordire molti ragazzi in prima squadra».
«Desidero ringraziare anche i mister Nicola Aurisano e Manuele Fiore per il loro splendido lavoro. Sono allenatori capaci e persone sincere. Ringrazio anche tutti i giocatori della prima squadra che quest’anno, nonostante tutto, hanno dimostrato un grande impegno e attaccamento alla squadra e questo è onorevole. Ringrazio inoltre tutte le persone con cui ho avuto il piacere di collaborare, soprattutto i miei compagni di avventura: Agostino, Vitalone, Miccio e Morabito» – dice Simone.
«Questo non è un addio, ma un arrivederci. Mi prendo due anni di stop e spero che se tra qualche anno, se avrò tempo e voglia, decidessi di buttarmi in una nuova avventura i ragazzi decideranno di seguirmi – conclude – Auguro “in bocca al lupo” alla società che rimane e a quella che verrà e ai ragazzi del 2002-2003 e della prima squadra affinché possano continuare a giocare a calcio, divertirsi e fare sport, che è la cosa più importante».