La riflessione

Sanremo, Condò (Civiltà Liberale): «Qual è la verità su coronavirus?»

«Cosa è realmente successo? si sarebbe potuto evitare? di chi è la colpa, se colpa c’è?»

 Alessandro Condò

Sanremo. «La “chiusura totale” è terminata e ci ritroviamo, finalmente, nella nuova fase di “riapertura”. Ma come? Nonni e genitori, pur godendo della ritrovata libertà, sono ancora cauti e mantengono distanza e mascherina; gli adolescenti vivono l’emozione eccitante del potersi nuovamente incontrare, lasciando da parte distanze e mascherine portate al gomito come nuova moda per darsi all’abbraccio e al bacio; i bambini ….beh , i bambini non si sa. Quello che si sa è, ancora una volta, si vive la nuova fase in ordine sparso e senza che nessuno, tecnici-politici-virologi, diano una “strada certa” e univoca da seguire. Tutto è lasciato all’esplosione emotiva di ognuno di noi» – dice Alessandro Condò, presidente Civiltà Liberale.

«Eppure ci sono coloro che sono preposti all’organizzazione e tutela della “salute pubblica” (che vanno dal presidente del Consiglio al presidente della Regione al Sindaco, naturalmente a cascata), dove oggi si sono inseriti (riempiendo il vuoto) pure i procuratori della Repubblica. Già! Perché è per questo “vuoto”, malgrado i numerosissimi DPCM e le numerosissime ordinanze regionali e sindacali, che oggi si cerca nelle verità ingarbugliate colpe e colpevoli. Dimenticando però che, come le guerre, le epidemie cancellano la verità. Allora ci domandiamo: cosa è realmente successo? si sarebbe potuto evitare? di chi è la colpa, se colpa c’è? I fatti, purtroppo, sono sopraffatti dalle “opinioni” dei politici al governo come dalle “opinioni” dei politici all’opposizione: i fatti, purtroppo, sono sopraffatti dalle ancora “opinioni” e “punti di vista” dei numerosi virologi e epidemiologici intervenuti e che intervengono ancora; i fatti, ancora purtroppo, sono sopraffatti dalle “opinioni” dei vari presidenti di Regione e Sindaci; i fatti, e ancora purtroppo, sono sopraffatti dalle “opinioni” dei tavoli tecnici di commissari e para-commissari della Protezione civile; ma, purtroppo, i fatti di tutte queste “opinioni” sono sopraffatti dalle morti reali e dalle voci dei parenti di chi ha perso la vita che chiedono “come può essere successo in questa Italia del 2020?” (e non vado a vedere ciò che è accaduto negli altri Paesi perché non può essere preso a scusante).

Vogliamo dare la colpa al virus? Bene! È colpa di questo “coronavirus” al quale è stato dato il nome di Covid-19 (ma nessuno ci ha poi spiegato il motivo del numero 19 collegato al “coronavirus”). Tutti i sacrosanti anni ci propinano un vaccino antinfluenzale (Covid) che è basato sul virus dell’anno precedente e le possibili sue mutazioni e questa volta? Allora non è colpa del virus ma bensì della natura che ha fatto il suo corso e noi, micro-esseri umani, ci siamo presi la briga di “contrastarlo” in laboratorio. Ma la medicina e la ricerca medica è ben altra cosa.
Allora è colpa dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che ha perfino “infilato” un suo dipendente-commissario nel tavolo tecnico e “consiglieri” del governo Conte, dimostrando l’incapacità di “reagire”, se non di dirci che da “epidemia” si passava a “pandemia”. Quella stessa OMS, e qui do ragione al presidente USA Donald Trump, che bruciando miliardi in ricerche preventive per contrastare il pericolo di una “pandemia” del terzo millennio (era messa al primo posto) promettendo piani per contrastarla poi, di fatto, non li ha fatti e così è arrivato SARS CoV-2.

Allora è colpa dei Servizi Sanitari Regionali? A loro spettava difenderci dall’aggressione e, bisogna dire, lo hanno fatto. Hanno fatto quello che hanno potuto coi mezzi, con i medici, con gli infermieri e volontari che avevano a disposizione (gli altri sono arrivati, si, ma in ritardo) perché nei precedenti anni i Servizi Sanitari Regionali sono stati “commissariati” con dirigenti politici-amministrativi che avevano il solo interesse di “ridurre le spese” (per un loro maggior benefit) e chi governava il Paese era impegnato a ridurre gli stanziamenti al Servizio Sanitario Nazionale.

Allora di chi è la responsabilità? La responsabilità, la colpa è politica e il governo Conte 2 deve assumersela in toto. Non può fare da scaricabarile com’è di consueto. La responsabilità è politica! Anche di quei governi passati nel corso di quest’ultimi vent’anni, dove il Servizio Sanitario Nazionale è stato devastato. Quello che la “pandemia” ha causato in Italia è una strage e la strage non ha prescrizione temporale…su questo le procure della Repubblica dovrebbero istruire il processo penale. Altrimenti si uccide la verità. Già! Già, ma in Italia siamo capaci di uccidere la verità, lo abbiamo dimostrato negli anni passati» – afferma Alessandro Condò, presidente Civiltà Liberale.

commenta