La legge è legge

Imperia, non aveva con sé il libretto e gli sequestrano l’auto con targa francese

«Eppure ho dimostrato il possesso del mezzo, tutto inutile»

Riviera24- assicurazione auto
- Foto d'Archivio

Imperia. Un lettore ci ha scritto per rendere noto pubblicamente un episodio che si è verificato alla sua auto, affinché non accadano più situazioni simili. «Mio figlio italo/francese ha guidato la mia macchina targata in Francia, visto che io sono residente in Francia, e si è fatto fermare per un semplice controllo, tutto regolare» – fa sapere il signor Didier.

«Da un poliziotto della stradale mi sono sentito dire “Zarco forse non è giusto ma è la legge in Italia” – racconta – Mi dispiace solo non avere avuto la presenza di spirito di rispondere: “Mah riuscite a dormire bene sapendo che ad una persona che non ha fatto niente, nessuna infrazione, lo potete mettere nella “merda”, perché una legge, che esiste solo in Italia da 2 anni, non è stata pensata in un modo giusto, ma così “a la va vite” (termine francese per dire “a la Carlona”). Io, proprietario del mezzo, mi ritrovo con un sequestro del mezzo (in regola col collaudo assicurazione ecc…). “La legge è la legge”, non lo discuto, ho pagato il fermo amministrativo e la sanzione perché mio figlio non aveva con sé il libretto. Tutto questo lo posso capire ed accettare, è la legge. Quello che trovo del tutto ingiusto e che quando mi sono presentato col libretto della macchina e i miei documenti, mi hanno ritirato e sequestrato il mio libretto dicendo che ora devo smontare le targhe francesi della mia macchina, fare domande di un foglio di via per avere una targa di cartone per portare il mezzo in Francia» – scrive.

«”Ragazzi sono qui davanti a voi, avete in mano tutto quello che attesta che ne sono il proprietario, semplicemente ridatemi il mio libretto”, adesso sappiamo che un residente italiano da più di 60 giorni non può guidare un mezzo con targhe straniere. Ora devo portare un mezzo senza targhe e senza libretto sul territorio francese e lasciarlo lì per strada finché dall’Italia arriverà in Francia, ma non sanno neanche dove saranno mandati, il mio libretto e le mie targhe sottratte in Italia» – sottolinea.

«Questo solo per dire che anche se non ho commesso nessuna infrazione in Italia, l’Italia mi fa essere completamente in infrazione con la Francia e le sue leggi visto che nessun mezzo può circolare in Francia senza libretto, né targhe e ancora meno restare fermo sulle vie pubbliche. Spero che la mia storia arrivi a persone influenti per far cambiare le cose. La cosa “buffa”, per modo di dire, è che martedì avevano dato allerta gialla ed è l’unica ragione per la quale mio figlio ha usato la mia macchina, altrimenti avrebbe usato solo il suo motorino» – afferma.

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