L'intervento

Coronavirus, il sindaco di San Bartolomeo al Mare: «Prendiamo decisioni in base alle nostre sensibilità»

Urso interviene su diversi argomenti largamente dibattuti in questi giorni: «C'è chi decide di correre più rischi degli altri, e di farli correre anche agli altri. Noi non siamo tra questi»

Riviera 24 - Valerio Urso

San Bartolomeo al Mare. «A leggere i giornali e i social sembrerebbe che tutti siano dei fenomeni e noi invece degli imbranati. Ovviamente non penso che sia così, ognuno fa le proprie scelte, in base alle Leggi, ai Decreti e alle proprie sensibilità» – così dice il sindaco di San Bartolomeo al Mare Valerio Urso che interviene su diversi argomenti largamente dibattuti in questi giorni.

«In primo luogo, pur essendo vietato l’accesso al pubblico, l’Ufficio IAT di San Bartolomeo al Mare è sempre rimasto aperto, ha continuato a fare il suo lavoro e in più ha agito da supporto all’utenza dando informazioni di carattere generale, distribuendo moduli di autocertificazione e moltissimo altro. La differenza tra chiuso e non accessibile al pubblico non è di poco conto, soprattutto in periodi come quelli che abbiamo vissuto tra marzo e maggio. Voglio ringraziare il personale – continua il Sindaco – che insieme ai funzionari comunali, all’anagrafe, al protocollo, non ha mai smesso di rimanere a contatto con la popolazione».

«Voglio anche dire – prosegue Urso – che se oggi, con l’ufficialità delle riaperture alle altre regioni, stiamo mettendo in campo una moltitudine di azioni in sicurezza, questo è dovuto al lavoro che è stato fatto in quel periodo, durante il quale abbiamo dedicato moltissimo tempo alla informazione e alle comunicazioni con i cittadini. E voglio anche ribadire che come Amministrazione abbiamo il diritto, e anche il dovere secondo me, di prendere le nostre decisioni: non è che se alcuni Enti sovraordinati dicono che si possono svolgere le sagre noi dobbiamo per forza autorizzarle, soprattutto se sappiamo che non potrebbero essere messe in campo tutte le azioni di controllo necessarie per garantire la sicurezza pubblica. E non è neanche che, siccome abbiamo annullato l’edizione 2020 del Rovere d’Oro, alla quale avrebbero probabilmente partecipato giovani musicisti provenienti da ogni parte del mondo, i quali avrebbero vissuto una settimana in modo collegiale e conviviale, siamo improvvisamente diventati insensibili alla cultura.

Ricordo per gli smemorati che questa Amministrazione ha sempre sostenuto e finanziato il Rovere d’Oro (e non solo), pur dovendo prioritariamente investire in opere pubbliche atte a migliorare il paese e senza avere le risorse finanziarie di un tempo. Ho come l’impressione, ma “a pensare male si fa peccato”, che queste polemichette siano frutto di un modo di vedere strumentale e assai politicizzato. Queste decisioni, come annullare il Rovere d’Oro, il M&T e tutte le manifestazioni di piazza che hanno caratterizzato le ultime estati di San Bartolomeo al Mare, con affluenze di pubblico straordinarie, sono state prese a malincuore e con l’intento di non buttare alle ortiche gli sforzi che tutta la popolazione ha fatto da marzo a maggio!».

«Rivolgo un plauso – prosegue Urso – a quelle Amministrazioni comunali che riescono ad organizzare eventi pubblici rispondendo ai requisiti di sicurezza. Non necessariamente, chi non riesce deve essere bersagliato. E’ evidente che i contesti sono diversi, così come le valutazioni dei rischi. Noi ad esempio. non avremmo neppure il personale da dedicare alle fasi di controllo. Aggiungo che c’è chi decide di correre più rischi degli altri, e di farli correre anche agli altri. Noi, come Amministrazione, non siamo tra questi. Fermo restando che queste restrizioni le abbiamo traguardate fino al 15 settembre, confidando di entrare presto in una nuova fase che possa garantirci maggiori libertà».

«Per quanto riguarda i giardini – seguita Urso – non abbiamo ancora abbastanza elementi per poter aprire parchi e giardini in sicurezza, né per i bambini, né per chi li accompagna. Appena sapremo come fare, li apriremo. La stessa cosa per la scuola, stanno arrivando indicazioni insostenibili, ci vorrebbe la bacchetta magica. A San Bartolomeo al Mare servirebbero 10-12 aule in più. Provincia, Regione, Stato: o ci danno delle linee guida percorribili o ci diano strumenti aggiuntivi, non solo regole da seguire».

«Chiudo per oggi, dicendo che – con il Segretario, il Medico dell’Ente e i funzionari – stiamo concordando le modalità per riaprire al pubblico, progressivamente e in sicurezza, in ottemperanza a un protocollo studiato dalla Amministrazione Comunale in base alle caratteristiche di ogni singolo ufficio. Anche questo lavoro è in fase di chiusura e verrà presto reso pubblico».

commenta