Il pensiero

Commissione d’inchiesta regionale, Tosi (M5s): «Prima importante seduta, ma non basta»

«Chi già auto assolve la giunta dimentica che va ancora fatta luce su molte, troppe criticità»

riviera24 - Fabio Tosi

Genova. «Oggi abbiamo finalmente iniziato i lavori della commissione d’inchiesta del Consiglio regionale della Liguria sulla gestione dell’emergenza da coronavirus in regione – fa sapere il capogruppo regionale Fabio Tosi, primo firmatario dell’atto quando se ne chiese l’istituzione -. In questa prima fase sono stati dibattuti alcuni temi, importanti ma certamente ancora non sufficienti per avere un quadro esaustivo».

«Oggi – spiega Tosi – abbiamo posto l’accento sulla gestione dei percorsi sporco/pulito all’interno di ciascun ospedale; chiesto chiarimenti sull’operato dei singoli ospedali adibiti al ricovero delle persone colpite dal virus; e posto alcune doverose domande sui Dpi. Il contributo di tutti gli auditi è stato certamente importante, ma il lavoro non finisce qui. Ci saranno infatti altre sedute di Commissione, vitali per avere contezza piena di quanto è stato fatto per far fronte alla pandemia. Ad oggi, non è plausibile pensare che quanto esposto oggi sia sufficiente a chiarire la gestione regionale».

«Nonostante ciò, è prontamente uscita la maggioranza, che dovrebbe invece attendere il fine lavori, essendo proprio essa chiamata a rispondere del proprio operato. Ho letto infatti le dichiarazioni del consigliere Ardenti, che già dopo la prima e finora unica seduta di Commissione ha emesso la propria sentenza, lodando l’operato della Giunta senza averne gli strumenti. Ricordo ad Ardenti che la Commissione è nata per capire e avere tutte le informazioni del caso, anche perché troppe volte chi di dovere non solo non ha fornito le risposte che molti consiglieri regionali di minoranza ponevano alla Giunta, ma non ha voluto nemmeno inviare la documentazione richiesta quando la si chiedeva» – afferma.

«Di certo, comunque, vi è che ad oggi la migliore gestione dell’emergenza a livello nazionale va al Veneto, che già a gennaio aveva recepito le prime misure cautelative del Ministero della Salute. La Lega ligure, invece, anziché copiare esempi virtuosi, continua a guardare quello che fanno gli amici lombardi, che hanno clamorosamente fallito l’approccio», conclude Tosi.

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