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Casa Serena, da Fratelli d’Italia l’attacco: “Dipendenti comunali abbandonati”

“L’amministrazione Biancheri nulla ha fatto per il loro ricollocamento all’interno del perimetro occupazionale del Comune”

Protesta Casa Serena

Sanremo. Fratelli d’Italia torna sullo spinoso argomento relativo all’alienazione della RSU Casa Serena e al destino dei suoi dipendenti comunali, sempre più preoccupati per una loro “privatizzazione”.

«Il timore manifestato in tutti questi mesi dai dipendenti comunali di Casa Serena – dichiara Antonino Consiglio, portavoce del direttivo FdI di Sanremo – è sempre più fondato ed, anzi, è diventato quasi una certezza dal momento in cui  il sindaco Biancheri, smentendo quanto emerge dal suo programma elettorale 2019/2024 in cui prometteva di creare un polo pubblico nel settore assistenza /riabilitazione che coinvolga l’ex IPAB (Borea) e Casa Serena, ha confermato che il passaggio al privato si concretizzerà una volta venduta la struttura residenziale. Insomma, almeno da parte del Comune, la questione relativa ad una possibile ricollocazione dei dipendenti comunali di Casa Serena all’interno del perimetro occupazionale del comune di Sanremo sembra essere giunta alla fine: i dipendenti, passeranno dal pubblico al privato, e la giustificazione addotta dal Comune è basata su motivazione del tutto tecniche decise dai dirigenti. E se non si capisce questa presa di posizione dei dirigenti ancor meno si capisce la condotta dell’Amministrazione matuziana, che sembra aver affrontato la questione con una sorta di rassegnato lassismo, per cui un’importante decisione come quella legata al destino lavorativo di dodici persone è dipesa prima dal responso dei consulenti del Comune incaricati di gestire la pratica, poi al pronunciamento della Corte dei Conti ed infine al parere tecnico dei dirigenti che hanno dato il NO definitivo. 

E, tra l’altro – continua Consiglio – l’Amministrazione nell’indire il concorso per 17 posti di istruttore amministrativo categoria C, non ha tenuto affatto conto di quanto asserito dai giudici della Corte dei Conti che nel loro pronunciamento scrivevano: “il passaggio del personale…consegue alla preventiva ponderazione dell’ente pubblico che individui le misure da attivare” e “il riassorbimento deve avvenire prima di poter effettuare nuove assunzioni mediante procedure di mobilità”. Ma non solo: lo scorso marzo è stato approvato in Consiglio comunale un ordine del giorno di Fratelli d’Italia per scongiurare il passaggio al privato e lo stesso Sindaco aveva affermato che si sarebbe impegnato per tutelare i dipendenti comunali di Casa Serena: anche in questo caso i fatti hanno smentito le parole. E non ha avuto alcuna risposta neanche l’interpellanza presentata a dicembre 2019 dal Consigliere Lombardi che chiedeva chiarimenti in merito all’alienazione della struttura e al destino dei 12 dipendenti comunali che in essa lavoravano. 

Quello che ad oggi è certo –  conclude il portavoce cittadino Consiglio –  è che nulla è stato fatto dal Comune per trovare una soluzione che permettesse il reintegro dei 12 dipendenti comunali. E se mai costoro riusciranno a mantenere un rapporto di lavoro di natura pubblica è grazie al confronto che c’è stato tra le rappresentanze sindacali e Regione e all’impegno che si sono presi gli Assessori regionali al Lavoro Gianni Berrino e alla Sanità Sonia Viale di verificare l’ipotesi di mobilità presso altri enti pubblici e presso l’ASL».

 

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