Il pasticciaccio

Ventimiglia, bagarre in consiglio per un debito fuori bilancio. Scullino: «Ioculano lo causa e non vota, inaccettabile»

Il comportamento degli ex amministratori ha mandato il sindaco su tutte le furie

consiglio comunale ventimiglia

Ventimiglia. «E’ inaccettabile, abbiamo approvato un debito fuori bilancio provocato da altri, lo abbiamo approvato noi e chi lo ha provocato si è astenuto». E’ furioso il sindaco Gaetano Scullino che ieri sera, in consiglio comunale, ha chiesto a più riprese una nuova votazione per l’ordine del giorno relativo all’approvazione dei debiti fuori bilancio: pratica che ha visto astenuti alcuni consiglieri di minoranza, tra cui gli ex amministratori comunali, e assente l’ex sindaco Enrico Ioculano.

Il parlamentino, nei dettagli, ha dovuto assumersi la responsabilità di un debito di 17mila euro per il pagamento delle spese legali dovuto a una condanna incassata dal Comune per una pratica portata avanti proprio dall’ex amministrazione Ioculano. La giunta precedente, infatti, con interpretazioni e atti amministrativi che erano contrari alle norme urbanistiche vigenti, voleva concedere alla Coop di aprire un punto vendita in via Asse, in un luogo dove questo non era previsto. A quel punto, un cittadino a cui, per consentire il tutto, il Comune avrebbe voluto espropriare un terreno ha presentato ricorso al Tar che gli ha dato ragione. E non è finita qui. L’ex amministrazione è andata avanti, facendo Appello alla decisione del tribunale amministrativo comunale, ma anche il Consiglio di Stato ha dato torto a Ioculano e alla Coop, condannandoli al pagamento delle spese legali e di giudizio, che per l’ente pubblico ammontano a 17mila euro.

Un “pasticciaccio brutto”, per dirlo alla Gadda, a cui la giunta Scullino ha dovuto mettere una toppa, portandolo in consiglio comunale come debito fuori bilancio da approvare per poi sanare.

La pratica è stata approvata con il voto favorevole della maggioranza. Tra la minoranza, una steccata all’ex sindaco Ioculano è arrivata dal consigliere Giovanni Ballestra, che ha sottolineato come il debito «poteva essere evitato».
Quando la parola è toccata ai componenti della ex amministrazione, Domenico De Leo e Federica Leuzzi, questi si sono astenuti. L’ex sindaco Enrico Ioculano, invece, non ha votato a causa di numerosi problemi con la connessione (che però gli hanno comunque consentito di votare le altre pratiche).

Il comportamento degli ex amministratori ha mandato Scullino su tutte le furie: «Abbiamo iniziato la votazione con il voto favorevole della maggioranza nella convinzione che parte della minoranza, che è responsabile di questo debito fuori bilancio, votasse a favore, invece si sono astenuti – ha detto – Chi è responsabile di questo danno erariale si astiene».

Scullino se l’è presa pure con il presidente del consiglio comunale, Andrea Spinosi: «Prima di fare la votazione, lei, presidente, dovrebbe chiedere le dichiarazioni di voto. Se avessimo sentito che chi ha provocato questo debito si sarebbe astenuto, avremmo votato in modo diverso». E sull’assenza di Ioculano al voto: «Chiedo una nuova votazione, perché anche il consiglierei Ioculano ha diritto di partecipare». Ma una seconda votazione non c’è stata: l’ex sindaco aveva infatti parlato al telefono con il segretario comunale, avvisandolo che non avrebbe partecipato alla votazione.

 

 

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