Le preoccupazioni

Turismo balneare, CNA Imperia scrive una lettera aperta a tutti i comuni costieri della provincia

Il segretario territoriale, Luciano Vazzano confida nella collaborazione delle amministrazioni locali per limitare i probabili danni economici attraverso sostegni concreti

Turismo, alberghi Sanremo
- Foto d'Archivio

Imperia. CNA Imperia ha trasmesso a tutti i Comuni costieri della provincia di Imperia una lettera aperta per
esprimere le numerose preoccupazioni per l’imminente avvio della stagione ed indica precise misure a sostegno del turismo balneare.

Il segretario territoriale, Luciano Vazzano confida nella collaborazione delle amministrazioni locali per limitare i probabili danni economici attraverso sostegni concreti. Le incertezze e le preoccupazioni, a livello confederale, spingono ad affrettare i tempi per interloquire con i Comuni in attesa delle misure nazionali così da consentire agli stabilimenti balneari di organizzarsi per tempo alla stagione che per i noti motivi si annuncia difficile ed incerta.

Questo il testo integrale della lettera inviata:

«Lettera aperta ai Sindaci dei Comuni costieri della Provincia di Imperia per la tutela del
turismo balneare

Il turismo balneare per la nostra Provincia rappresenta una delle principali attività economiche a
sostegno delle comunità, rappresenta l’attrattiva e caratterizza la destinazione quale meta
privilegiata, nel periodo estivo, fungendo da cardine attorno al quale si sviluppa il prodotto turistico
a base territoriale.
L’emergenza sanitaria è stata seguita da una profonda crisi economica ed il lock down, il
distanziamento sociale, le misure necessarie al contenimento del contagio per limitare la diffusione
della pandemia finiranno per infliggere il colpo di grazia agli operatori che negli anni hanno subito
gravi danni: dagli eventi meteomarini avversi, dal clima di incertezza rispetto alla percepita
instabilità del titolo concessorio.
Siamo a chiedere interventi puntuali ed urgenti perché tutelare il turismo balneare estivo significa
tutelare l’intera economia del territorio non solo per le ricadute sulle imprese che operano nel
settore ma per tutte quelle dell’indotto tanto sollecitato e coinvolto.
Si chiede in particolare la realizzazione di 6 interventi indispensabili:

1. Laddove non si sia provveduto, rilasciare il titolo concessorio vidimato con apposizione della nuova scadenza a tutto il 2033 come stabilito dalla legge di bilancio 2019. Lo stesso ministro Franceschini ne ha ribadito mezzo stampa l’importanza, tanto che ha annunciato l’assunzione di un provvedimento finalizzato a risolvere l’incertezza con la quale da anni convivono i concessionari.
2. Il rilascio di permessi ed autorizzazioni stagionali, straordinarie ed in deroga, con rapidissimi tempi di istruttoria, per approntare tutte quelle modifiche nell’allestimento dello stabilimento che siano funzionali ad una riallocazione delle strutture, per ampliare camminamenti, zone d’ombra, controllare gli accessi, riorganizzare i luoghi di lavoro, ad esempio, con l’obiettivo di migliorare la fruibilità dell’arenile e facilitare il rispetto delle prescrizioni del distanziamento sociale da parte dei clienti ed ospiti.
3. Laddove siano presenti spiagge libere attrezzate affidate a gestori: intervenire direttamente con le attività di ripascimento e manutenzione per riportare l’arenile alle condizioni previste dal contratto giacché il gestore, al momento della formulazione della sua candidatura, ha proposto sulla base della consistenza del bene, la propria offerta di gestione, questo soprattutto dove si sono verificati eventi meteomarini avversi nel corso dell’inverno 2019-2020 e laddove per l’affidamento sia dovuto un corrispettivo economico al Comune.
4. Prevedere, laddove su aree in concessione non sia possibile farlo, il rilascio di autorizzazioni gratuite all’occupazione anche di porzioni di suolo pubblico nelle immediate vicinanze dello stabilimento balneare per poter integrare agli esistenti ulteriori servizi igienici, spogliatoi, aree di servizio utili ad evitare assembramenti per l’uso di quelli già in dotazione. Nel caso questa implementazione risultasse necessaria nelle spiagge libere attrezzate affidate a gestori si richiede che il Comune si faccia carico di questo onere, provvedendo a proprie spese all’integrazione, così come alla loro gestione.
5. Sulla base della impossibilità di esercitare la propria attività nei mesi di lock down e della prevedibile riduzione significativa dell’affluenza e degli introiti dei prossimi mesi estivi, data la grande dimensione della superficie sulla base della quale si calcola l’imposta dovuta, ridurre TARI ed altre imposte locali quale misura di equità sociale.
6. Data l’impossibilità ad ottemperarvi si richiede di rinegoziare, una volta apprese dal Governo le indicazioni rispetto alla gestione delle attività di balneazione e viste le ordinanze delle autorità competenti, i termini dei contratti di gestione tecnica in essere prevedendone il prolungamento della durata. La nuova durata dovrà essere equivalente ad un rinnovo per un numero di anni pari a quelli previsti dal contratto di affidamento al momento della formulazione dell’offerta. Oltre a ciò si richiede la cancellazione della debenza in merito all’eventuale corrispettivo di gestione dovuto, laddove previsto, per l’anno 2020.

Si richiede inoltre di intercedere presso le Istituzioni ed Autorità competenti affinché:
– non debba essere corrisposto il canone concessorio e l’imposta regionale per il 2020, la sospensione non è sufficiente;
– si intervenga sulle norme che regolano l’utilizzo delle aree demaniali per facilitare il rispetto delle misure di distanziamento sociale, laddove indichino limiti alle superfici occupabili con le attrezzature del gestore, affinché sia possibile tutelare la salubrità dell’ambiente tutto».

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