Lo scenario

Impatto economico del coronavirus, il 25% degli imperiesi lavora in settori a rischio

Saranno molte le persone che dopo il passaggio del Covid-19 resteranno senza un'occupazione, tante le serrande che si abbasseranno per non riaprirsi più

Perdita lavoro

Imperia. L’Italia è stato il primo paese europeo ad essere travolto con violenza dal coronavirus, che ha causato ad oggi quasi 30 mila vittime.

Dopo due mesi di lockdown e di difficile emergenza sanitaria con ospedali che nella fase più acuta sono arrivati al collasso e personale medico stremato, da lunedì 4 maggio ha preso il via la Fase 2, il momento della ripartenza economica con la riapertura di alcune attività e la ripresa dei primi spostamenti individuali.

Ora che il peggio sembra essere passato, guardando al domani non si può non fare i conti con il forte impatto che il Covid-19 sta avendo sull’economia italiana, tanto che si parla di una crisi senza precedenti che è e sarà di diversa intensità per ogni provincia della Penisola.

Saranno molte le persone che dopo il passaggio del coronavirus resteranno senza un’occupazione, tante le serrande che si abbasseranno per non riaprirsi più. Secondo un’indagine pubblicata su Il Sole 24 Ore basata su dati Istat, in provincia di Imperia il 25,13% della popolazione è impiegata nei settori a rischio. Si tratta del decimo dato peggiore del Paese che spaventa ulteriormente se rapportato alla media nazionale ferma al 18,80%.

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Al primo posto di questo triste podio delle province con la situazione più critica troviamo un’altra ligure, la provincia di Genova, con una percentuale di lavoratori a rischio del 31,17%. Al settimo posto figura la provincia di Savona, con il 26,35%, mentre con il 23,96% La Spezia si attesta all’undicesimo posto.

 

 

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