Le misure

I parrucchieri potranno aprire anche il lunedì e la domenica: le linee guida dell’Inail per la ripartenza

Il documento in formato pdf con tutti i dettagli

riviera24 -  parrucchieri  parrucchiera

Roma. Appuntamenti su prenotazione, postazioni separate di almeno due metri, aree di attesa per i clienti all’esterno del negozio e orari più flessibili con la possibilità di aprire l’attività anche la domenica e il lunedì. Sono queste alcune delle linee guida redatte dell’Inail con la collaborazione dell’Istituto Superiore di Sanità per la ripartenza, a partire dal 18 maggio, di parrucchieri e centri che offrono trattamenti estetici.

Si tratta, come sottolinea l’Inail, di regole di carattere generale che interessano un settore considerato a rischio “medio-alto” che coinvolge circa 140mila imprese e 260mila addetti.

«Al fine di garantire l’accessibilità ai servizi dopo un lungo periodo di chiusura e in considerazione delle misure da adottare, che verosimilmente ridurranno il numero di trattamenti in contemporanea – si legge nel documento – è opportuno prevedere la possibilità di permettere deroghe ai giorni di chiusura e consentire l’estensione degli orari di apertura dei locali».

Per razionalizzare gli spazi interni e consentire il distanziamento sociale, sottolineano inoltre gli esperti, bisognerà «favorire la realizzazione di aree di attesa» per i clienti «anche all’esterno dei locali, consentendo ove possibile l’occupazione del suolo pubblico in deroga». L’Inail indica poi tutta una serie di “misure organizzative generali”: si va dalla prenotazione obbligatoria (fase in cui vanno “predeterminati i tipi di trattamento richiesti”) alle barriere di separazione tra le varie aree, dalla previsione di una distanza minima di almeno due metri tra le postazioni all’eliminazione di «riviste e ogni altro oggetto che possa essere di utilizzo promiscuo nel locale». Dovrà inoltre essere presa la temperatura ai clienti, consegnata loro una «borsa/sacchetto individuale monouso per raccogliere gli effetti personale», privilegiare i pagamenti con bancomat e sistemi contactless. Sia per i clienti che per i dipendenti è ovviamente previsto l’obbligo di mascherina (per i lavoratori anche di guanti in nitrile e schermi facciali) e vanno utilizzati grembiuli e asciugamani monouso, così come bisogna sanificare le postazioni e gli strumenti dopo ogni trattamento e predisporre dei dispenser con soluzioni igienizzanti.

Gli esperti entrano anche nei rapporti sociali tra cliente e titolare o dipendente del negozio. E’ necessario, scrivono infatti, «privilegiare la conversazione con il cliente tramite lo specchio e svolgere le procedure rimanendo alle spalle del cliente in tutti i casi possibili».

Un capitolo del documento tecnico è dedicato agli estetisti, settore dove già sono in uso “misure di prevenzione del rischio da agenti biologici”. Ma questo non basta: per i trattamenti del viso che richiedono l’uso di vapore, spiegano gli esperti, si dovranno prevedere operazioni alternative e in ogni caso potranno esser fatti solo in locali separati. Dovranno inoltre rimanere chiuse saune, bagno turco e vasche idromassaggio e vanno pulite e disinfettate tutte le superfici della cabina estetica ad ogni cambio di cliente. Per i lavoratori è previsto l’uso delle mascherine Ffp2 e ffp3 e non di quelle chirurgiche, oltre alle maschere protettive o visiere.

Di seguito le linee guida in formato pdf: scarica qui.

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