La polemica

Coronavirus, l’assessore regionale Mai al ministro Bellanova: «Basta giochetti, ora azioni concrete»

«La crisi agricola è pesantissima e rischiamo di perdere aziende, lavoro e i nostri prodotti agroalimentari. Servono risposte immediate e certe e non ricatti»

stefano mai

Genova. L’assessore regionale all’Agricoltura e pesca, Stefano Mai, interviene in risposta alla polemica innescata dal ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, per la regolarizzazione di seicento mila immigrati:

«Questa mattina si è tenuta la commissione politiche agricole fra le Regioni e il Governo. Ancora insufficienti le misure nazionali per i comparti agricolo e ittico.

Il ministro Bellanova minaccia le dimissioni se non si regolarizzano 600mila immigrati. Un ricatto che alle nostre imprese non interessa. È segno di una totale assenza di senso della realtà. Avrei voluto vederla così determinata per ottenere finanziamenti a fondo perduto a favore di agricoltura e pesca o, nello specifico, per istituire il fondo straordinario per salvare la floricoltura italiana, o nel trovare risorse per il sistema agrituristico.

La crisi agricola è pesantissima e rischiamo di perdere aziende, lavoro e i nostri prodotti agroalimentari. Servono risposte immediate e certe e non ricatti. Bellanova si dia da fare sul serio per aiutare gli italiani, se, come dice lei, non vuole fare da tappezzeria.

In questi mesi si è parlato molto di soluzioni che non sono arrivate. Delle richieste avanzate unanimemente dalle Regioni, poco o nulla è stato fatto. Il ministro dia supporto alle imprese. Il tempo dei giochetti politici è scaduto. Ora abbiamo bisogno di risposte.

Questa mattina abbiamo tenuto la Commissione politiche agricole fra le Regioni. Ogni Regione ha riscontrato che l’impegno di risorse nazionali è rimasto solamente una promessa. A due mesi di distanza ci troviamo ancora a dover reiterare le stesse proposte già sottoposte ai ministri Bellanova e Boccia, e al presidente Conte».

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