Verso l'estate

CNA Imperia interviene a sostegno delle spiagge libere attrezzate

«Il provvedimento firmato da Toti concede di preinstallare attrezzature rispettando le misure di sicurezza, garantendo il distanziamento sociale tra persone ed evitando l’affollamento» - dichiara Vazzano

mare

Imperia. «Abbiamo ricevuto conferma che il presidente Giovanni Toti nella serata di ieri ha firmato un provvedimento che, in riferimento alle spiagge libere attrezzate e per la sola stagione balneare 2020, consente ai Comuni di permettere il posizionamento di ombrelloni e lettini sul 70% della superficie in gestione, anziché solo sul 50%, come previsto dalle normative regionali. Il provvedimento concede quindi di preinstallare attrezzature rispettando le misure di sicurezza, garantendo il distanziamento sociale tra persone ed evitando l’affollamento nelle porzioni libere quanto più possibile», dichiara Luciano Vazzano, segretario territoriale CNA Imperia.

E continua: «L’assessore Regionale al Demanio Marco Scajola aveva già anticipato il contenuto del provvedimento giovedì sera, durante l’incontro online organizzato da CNA Imperia e rivolto al settore balneare, in cui era stata rinnovata la richiesta di un intervento in questo senso. In quella stessa sera, l’Assessore aveva anticipato informazioni su tanti altri provvedimenti che avrebbero agevolato, con semplificazioni importanti, l’allestimento delle spiagge in modo consono alle nuove misure di sicurezza sanitaria».

«Invitiamo dunque tutti i Comuni costieri a recepire le disposizioni ed abbracciare queste facoltà per dimostrare sostegno ad un settore estremamente compromesso. Si tratta di provvedimenti importanti che permettono ai Comuni di andare nella direzione auspicata ed indicata già nella nostra lettera aperta del 2 maggio scorso», conclude Vazzano.

Giacomo Mercurio, referente regionale CNA per le spiagge libere attrezzate, riconosce l’importanza di questi primi atti, ma interviene, dichiarando: «Chiediamo a gran voce che si affronti il problema dei corrispettivi di gestione eccessivamente onerosi e attualmente insostenibili a fronte degli attuali oneri ed incombenze in materia di distanziamento imposti a livello nazionale, la cui attuazione prevederà presumibilmente una diminuzione media del 60% dello spazio utilizzabile per il noleggio delle attrezzature».

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