La richiesta

Casinò di Sanremo, Fisascat -Cisl scrive a Mattarella: «Riaprire casa da gioco»

Sono 231 i dipendenti diretti e 110 indiretti e sono tutti in cassa integrazione a zero ore

parcheggio casinò di sanremo

Sanremo. Fisascat -Cisl Liguria e Fisascat-Cisl Imperia e Savona scrivono al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Il Governo ha escluso il Casinò di Sanremo dalle attività che possono riaprire, così centinaia di lavoratori sono in difficoltà». Lo scrive l’agenzia Ansa.

Nella lettera firmata dal Segretario Generale della Fisascat-Cisl della Liguria Silvia Michela Avanzino, dal Segretario Generale della Fisascat-Cisl delle Province di Imperia e Savona Massimiliano Scialanca e dal Segretario SAS del Casinò di Sanremo Marilena Semeria, i sindacalisti scrivono «rivolgiamo a Lei un accorato appello affinché si faccia garante dei diritti dei lavoratori dei Casinò. Il Casinò di Sanremo, esercita tale diritto dal 15 Gennaio 1905, occupando centinaia di lavoratori diretti e indiretti, garantendo un indotto importantissimo per la città e risorse al Comune, nonché pregio alla Regione e alla Nazione per la sua storia centenaria».

Sono 231 i dipendenti diretti e 110 indiretti e sono tutti in cassa integrazione a zero ore. Liguria e Fisascat-Cisl Imperia e Savona scrivono al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Il Governo ha escluso il Casinò di Sanremo dalle attività che possono riaprire, così centinaia di lavoratori sono in difficoltà». Nella lettera firmata dal Segretario Generale della Fisascat-Cisl della Liguria Silvia Michela Avanzino, dal Segretario Generale della Fisascat-Cisl delle Province di Imperia e Savona Massimiliano Scialanca e dal Segretario SAS del Casinò di Sanremo Marilena Semeria, i sindacalisti scrivono «rivolgiamo a Lei un accorato appello affinché si faccia garante dei diritti dei lavoratori dei Casinò. Il Casinò di Sanremo, esercita tale diritto dal 15 Gennaio 1905, occupando centinaia di lavoratori diretti e indiretti, garantendo un indotto importantissimo per la città e risorse al Comune, nonché pregio alla Regione e alla Nazione per la sua storia centenaria».

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