La dichiarazione

Emergenza liquidità a causa di coronavirus, Italia Viva Imperia: «Subito prestiti straordinari»

«Garantiti al 100% dallo Stato, per professionisti, autonomi, imprenditori e società»

Imperia. «Abbiamo fin qui dovuto fronteggiare un nemico invisibile e altamente pericoloso, ci siamo trovati impreparati ad un attacco così vile e senza armi. Un virus sconosciuto al quale la scienza e i suoi ricercatori adesso va il gravoso compito di combatterlo per vincere questa “guerra”. Uomini, donne e bambini hanno “sacrificato” uno dei diritti fondamentali del nostro vivere di sempre: la libertà di muoverci e di vivere la comunità. Hanno chiuso negozi, aziende, studi professionali, lo Stato è stato costretto a chiudere scuole, università e ogni altra attività correlata. L’emergenza sanitaria ha messo a dura prova i suoi uomini e donne in camice bianco (i veri eroi del nostro tempo), ma adesso si sta consumando un’altra emergenza: quella economica, e la sopravvivenza stessa di tutto il sistema micro e macroeconomico» – afferma Italia Viva Imperia.

«Il Governo deve mettere in atto azioni immediate, c’è una emergenza liquidità che può essere risolta solo con prestiti straordinari che lo Stato deve garantire al 100% a tutti: aziende e famiglie. Ora tutte le attività economiche devono con gradualità e in sicurezza ripartire». Lo affermano i coordinatori di Italia Viva Acquista e Ferrari, impegnati in queste ore assieme ai propri parlamentari per stimolare il governo ad adottare la misura migliore per dare fiato alle imprese e al sistema economico.

«La nostra proposta prevede che liberi professionisti, lavoratori autonomi, imprenditori individuali e società fino a 50 milioni di fatturato possano fare domanda ad una banca chiedendo ognuno di avere fino al 25% del proprio fatturato del 2019. La banca eroga il prestito rapidamente, senza burocrazia e senza controlli di rating grazie alla garanzia statale al 100%. L’importo verrà restituito a partire da gennaio 2022 in 100 rate con interessi a carico dello Stato. Per le attività nate negli ultimi 12-18 mesi si può prendere riferimento come parametro aggiuntivo quello del costo del lavoro.

Come coprire questi costi? Per arrivare a movimentare una cifra sufficiente a sostenere le Partite IVA e le PMI con fatturato fino a 50 milioni – spiegano i coordinatori territoriali di Italia Viva -, lo Stato deve intervenire con uno stanziamento da 33 miliardi di euro (che rappresenta circa il 2% del PIL) che consentirebbe di offrire garanzie per 412,5 miliardi di euro, un intervento reso possibile anche all’allentamento delle norme europee sugli impegni di bilancio».

«In questo modo il mondo del lavoro e imprenditoriale può ripartire: si possono pagare i fornitori per avviare investimenti ora più che mai fondamentali per la tenuta dei mercati nazionali ed internazionali. Le piccole imprese e il mondo dell’artigianato locale, motore della nostra economia territoriale, possono riprendere quelle attività essenziali alla loro e nostra sopravvivenza (pensiamo a tutte quelle attività agroalimentari) e in ogni situazione dove i redditi famigliari sono tragicamente crollati. Particolare attenzione va riconosciuta al mondo della floricoltura, settore fondamentale del nostro territorio, gli imprenditori del florovivaismo vanno inseriti tra i soggetti maggiormente colpiti dall’emergenza epidemiologica, oltre a costituire un fondo nazionale di 100 milioni di euro per i danni diretti ed indiretti e la perdita di reddito dei produttori» – dicono.

«Sono proposte concreta e realizzabili – concludono i referenti territoriali di Italia Viva – che stiamo avanzando in queste ore al Governo, impegnato nella redazione del Decreto teso a garantire liquidità alle imprese e che verrà approvato in giornata» – dichiarano i coordinatori territoriali, Patrizia Acquista e Valerio Ferrari.

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