Bandi

Coronavirus, Mai: «900mila euro di fondi Feamp per la pesca»

Le domande per accedere ai finanziamenti potranno essere presentate fino alle 13 del 15 luglio

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- Foto d'Archivio

Genova. Al via 7 misure Feamp dedicate alla pesca e all’acquacoltura. 900mila euro di finanziamenti per aiutare le aziende liguri nel post emergenza coronavirus. Presto misure per supportare gli imprenditori negli investimenti necessari al rispetto delle norme di sicurezza Covid-19. Aperti i bandi delle misure 1.30, 1.32, 1.41 (parte 1), 1.41 (parte 2), 1.42, 1.43, 2.48 (parte 1, lettere a, b, c, d, f, g, h). Ad annunciarlo l’assessore regionale alla Pesca e acquacoltura, Stefano Mai.

«Si tratta di bandi molto importanti perché possono rappresentare un aiuto concreto nei prossimi mesi per i pescatori e le aziende di acquacoltura – spiega l’assessore Mai -. Il comparto ittico, come quello agricolo, è stato duramente colpito dalla crisi coronavirus. Per questo motivo ho dato indicazione ai miei uffici di mettere in campo tutte le risorse possibili. Recentemente abbiamo concesso la liquidazione semplificata proprio dei fondi Feamp per i progetti già finanziati. Ora, dopo averlo condiviso con le associazioni di categoria, puntiamo a dare un ulteriore sostegno ai nostri imprenditori del mare tramite questi nuovi bandi».

«Nelle prossime settimane pubblicheremo un altro bando che è in fase di definizione e che conterrà un pacchetto di misure specifiche per il contrasto alla diffusione del Covid-19. Andremo in contro alle aziende ittiche per tutto ciò che riguarda il rispetto delle norme di sicurezza, come l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale e le operazioni di sanificazione.

Un punto cruciale su cui investiamo oggi è la trasformazione e la commercializzazione di prodotti ittici. Si tratta di un passaggio fondamentale perché permette ai pescatori di lavorare il proprio prodotto e creare valore aggiunto. Un progetto simile lo abbiamo recentemente portato avanti con l’ente dell’Area marina protetta di Portofino, finanziandolo con 43mila euro in modo da avviare la trasformazione del pescato della tonnarella di Camogli» – dice.

«Un altro punto importante che abbiamo scelto di inserire è il finanziarie fino al 80% per l’acquisto di mezzi di trasporto dedicati alla consegna domicilio, che proprio in questa fase si è dimostrata utile a garantire un minimo di reddito ai nostri pescatori. Parte dei fondi stanziati oggi sarà inoltre dedicata alla diversificazione della produzione aziendale, in sostanza per chi vorrà avviare un ittiturismo. Mentre non mancano le azioni rivolte alle attività di acquacoltura.

Con i bandi aperti sarà anche possibile coprire gli investimenti per la sostituzione dei motori, per l’efficientamento energetico e per la salute e la sicurezza a bordo delle imbarcazioni. Saranno inoltre sostenute anche le attività di innovazione e miglioramento della competitività delle aziende. Garantire investimenti di questo genere è strategico per l’intero comparto ittico ligure. Per questo motivo abbiamo previsto anche un sostegno per la realizzazione di strutture interne ai porti e nei punti di sbarco, come le sale per la vendita all’asta del prodotto o i ripari di pesca. Con questo terzo bando rivolto ai porti, completeremo gli interventi in tutti gli approdi della Liguria» – afferma.

Le domande per accedere ai finanziamenti dei bandi potranno essere presentate fino alle 13 del 15 luglio.

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