Coronavirus, è boom di vendite per l’erba legale

La crisi e lo stop delle attività non hanno fermato affatto il mercato della cannabis light
L’emergenza Covid-19 ha costretto gli italiani a una quarantena forzata da oltre un mese. Se da una parte ci sono aziende e attività commerciali al collasso e che faranno fatica a riaprire i battenti, dall’altro c’è un settore che ha tratto un beneficio enorme da questa crisi: stiamo parlando degli shop online di erba legale.
Negli ultimi due mesi, infatti, l’acquisto e il consumo della canapa light è cresciuto in media di circa il 30%. Ma facciamo un passo indietro. Sono ormai due anni che il mercato della marijuana legale è letteralmente esploso: su tutto il territorio nazionale abbiamo assistito al proliferare di negozi e distributori automatici, oltre 10.000 addetti ai lavori, 800 imprese agricole produttrici e più di 1500 aziende che si occupano della trasformazione della canapa; per un fatturato complessivo di oltre 150 milioni di euro. Un vero e proprio record!
Gran parte del merito, c’è da dirlo, va alla legge 242 del 2016, che oltre a regolamentare questo mercato da un punto di vista giuridico, ha sdoganato in modo pressoché definitivo il tema da un punto di vista etico. Nello specifico la normativa prevede che la coltivazione delle piante avvenga solo previa certificazione del seme. Dopodiché i prodotti derivanti dalle infiorescenze devono presentare una concentrazione di Thc inferiore allo 0,5%.
Al di sotto di questa soglia, infatti, il legislatore ritiene che i prodotti non possano generare alcun effetto psicotropo. Sul piano etico, invece, la legge si prefigge di ridurre l’impatto ambientale promuovendo la filiera della canapa. Fatta questa importante premessa, torniamo alla situazione coronavirus. La crisi e lo stop delle attività non hanno fermato affatto il mercato dell’erba legale, come in molti si sarebbero aspettati. Anzi.
I distributori automatici e soprattutto il servizio di delivery hanno garantito la continuità della vendita dei prodotti. Di conseguenza sono stati tantissimi gli italiani che per affrontare la reclusione forzata hanno scelto di utilizzare prodotti al cannabidiolo. Numeri alla mano, da quando sono in vigore le misure restrittive, in tutte le città italiane il consumo di cannabis light è aumentato notevolmente.
Un altro dato interessante e positivo è dato dalla crisi del sempre florido settore dello spaccio nelle piazze di prodotti illegali, che in queste settimane sta mettendo a dura prova le mafie. Ma è cosa tristemente nota il fatto che le cosche criminali abbiano la capacità di risorgere dalle proprie ceneri adattandosi ai momenti di crisi, dunque in futuro ci sarà da tenere d’occhio eventuali infiltrazioni mafiose all’interno delle aziende e delle attività economiche messe in ginocchio dalla pandemia.
In tutto questo marasma è bello notare come i consumatori italiani, acquistando in modo consapevole attraverso gli e- commerce, abbiano dato una lezione in termini di responsabilità e buon senso, ma soprattutto abbiano dimostrato un interesse sempre più marcato verso il settore dell’erba legale.