L'azione

Coronavirus, a Dolceacqua buoni alimentari e sostegno alle attività commerciali

Assegnati buoni del valore di 100 Euro per ogni componente delle 42 famiglie che ne hanno fatto richiesta

Dolceacqua

Dolceacqua. Domani mattina il Comune di Dolceacqua consegnerà i “Buoni Alimentari” quale contributo economico, derivante dai fondi messi a disposizione della Protezione Civile, alle primi domande presentate. Verranno assegnati buoni del valore di 100 Euro per ogni componente delle 42 famiglie che ne hanno fatto richiesta. Si tratterà, nello specifico, di buoni da 25 euro, spendibili immediatamente presso i negozi convenzionati del paese, compresa la farmacia: un modo, questo, per cercare di sostenere anche l’economia locale. Da lunedì 6 aprile, i buoni saranno utilizzabili anche presso un supermercato.

Un lavoro enorme è stato svolto per riuscire ad emettere questi aiuti quanto prima un buon risultato visto il numero delle domande, grazie anche alla disponibilità del Segretario e degli Amministratori.

Un sostegno alle famiglie di Dolceacqua in difficoltà che si va ad affiancare ad altre diverse iniziative già messe in atto con la collaborazione della Protezione Civile , come la consegna della spesa e dei farmaci a domicilio, i pasti caldi offerti gratuitamente da alcuni ristoratori e la consegna di prodotti alimentari offerti dalla popolazione a chi è più in difficoltà.

L’Amministrazione Comunale sta inoltre pensando agli operatori commerciali le cui attività sono state sospese; un primo provvedimento sarà quello di non richiedere il pagamento del suolo pubblico per i mesi di marzo ed aprile.

«Stiamo studiano forme di sostegno che possano però essere sostenibili e compatibili con il nostro bilancio e soprattutto consentiti dalle norme – avverte l’amministrazione – Ovviamente non è il Comune che può sostenere e risolvere i problemi delle attività economiche, occorrono aiuti direttamente dal Governo per dare un forte sostegno. Nei prossimi giorni prepareremo un vademecum con tutte gli aiuti disponibili sia dal Governo, che dalla Regione e dal Comune».

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