Emergenza coronavirus

Ammortizzatori sociali in provincia: il punto dell’ordine dei Consulenti del Lavoro di Imperia

Riviera24- consulenti lavoro

Imperia. A quasi un mese dal blocco pressoché totale delle attività in conseguenza all’emergenza Covid-19, i Consulenti del Lavoro della Provincia di Imperia, vogliono fare il punto della situazione sugli strumenti utilizzati dalle aziende liguri e sulle procedure ed i tempi necessari all’erogazione delle integrazioni salariali ai lavoratori:

«La necessità è quella di fare chiarezza, anche alla luce delle tante dichiarazioni che vengono fornite dai media e dal Governo, la più importante delle quali è il pagamento della Cassa Integrazione Guadagni a partire dal 15 aprile corrente mese considerata una data impossibile.

Quattro le diverse tipologie di ammortizzatori sociali messi a disposizione delle aziende, a seconda delle loro caratteristiche, rivolti a tutte le categorie di lavoratori in forza al 23 febbraio 2020 per un periodo di 9 settimane, con la sola esclusione dei lavoratori domestici. Le procedure complicate e diverse a seconda della tipologia di aziende, la
difficoltà di accesso ai siti istituzionali, la necessità di stipulare accordi sindacali per l’accesso alla Cassa Integrazione Guadagni, hanno notevolmente rallentato il lavoro dei professionisti creando molti ritardi e disagi alle aziende.

Le aziende che hanno chiesto la Cassa Integrazioni Guadagni Ordinaria (CIGO) o l’intervento del Fondo Integrazione Salariale (FIS) a causa emergenza Covid-19, e che hanno richiesto il pagamento diretto dell’Inps, devono ora attendere che l’ente autorizzi le domande di Cassa Integrazione Guadagni per poter procedere con l’invio dei flussi contenenti le ore da integrare e i gli Iban dei dipendenti.

La maggior parte delle realtà economiche della nostra provincia è caratterizzata da aziende sotto i 5 dipendenti, che, a partire dal 25 marzo, hanno avuto accesso alla Cassa Integrazione in Deroga, grazie alla solerzia della Regione Liguria ed all’accordo quadro siglato con le parti sociali in data 24 marzo. La Liguria è stata tra le primissime regioni ad attivare tale strumento che prevede, richiamandosi alla legge, l’obbligatorietà del pagamento diretto Inps.

Per questo si ringrazia l’assessore Gianni Berrino per la disponibilità ed il tanto impegno profuso. Il suo prezioso contributo, così come quello dei Consulenti del Lavoro per la prima volta parte attiva nella stesura dell’accordo quadro, hanno permesso di snellite le procedure operative per la presentazione delle domande e di poter partire con un netto anticipo rispetto ad altre regioni che ancora non hanno predisposto le procedure operative. Le domande sono state tutte presentate, ma ora occorre attendere che l’Inps trasmetta le informazioni tecniche che permettano alla Regione di emettere i decreti di autorizzazione, indispensabili per la trasmissione dei flussi contenenti le ore di cassa integrazione e gli Iban dei lavoratori.

Ad oggi è quindi impossibile trasmettere qualsiasi dato relativo al mese di marzo 2020. Resta ancora da definire il problema dell’accesso delle aziende agricole alla Cassa Integrazione in Deroga che, ad oggi, risulta impossibile a causa del problema tecnico sull’inserimento di una ”inesistente” matricola previdenziale. Si resta in fiduciosa attesa di risoluzione del problema da parte dell’Inps.

Vi sono poi le realtà artigiane che sono state le ultime a vedere delineate le possibilità di accesso agli ammortizzatori sociali e per le quali i dubbi sono ancora oggi molti e le risorse stanziate sono certamente insufficienti per coprire le richieste di tutte le Aziende interessate alla Cassa Integrazioni Guadagni. Tra mille difficoltà dovute ai disservizi del portale Sinaweb si sta procedendo all’inserimento delle domande e a breve alla rendicontazione delle ore. Ad oggi restano privi di ammortizzatori sociali tutti i lavoratori assunti dopo il 23 febbraio.

La Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, analizzando i vari passaggi (comunicazione, consultazione ed accordo sindacale, i tempi di protocollazione, istruzione, emissione dell’autorizzazione e di comunicazione da parte dell’Inps ai datori di lavoro, gli invii telematici dei modelli SR41 e la predisposizione degli ordini di pagamento), ha stimato in 60 giorni il tempo tecnico medio necessario per l’erogazione degli importi dovuti. Da quanto esposto di desume chiaramente che i pagamenti non possano avvenire entro 15 aprile 2020.

Per ultimo i Consulenti del Lavoro vogliono ricordare che l’importo dell’integrazione relativo alla Cassa Integrazione Guadagni non è i pari all’ 80% dello stipendio del lavoratore, ma soggiace ad un massimale Inps. Tale massimale è pari ad euro 998,18 cui corrisponde una indennità mensile netta di circa euro 940,00 per un lavoratore a tempo pieno. Si ricorda, infine, che il 30 marzo è stata raggiunta l’intesa tra l’ABI e le parti sociali che prevede l’anticipo, da parte degli istituti di credito aderenti, ai soli lavoratori della Cassa Integrazione Guadagni “sospesi a zero ore”.

Questo strumento è certamente un passo avanti per venire incontro alle necessità dei lavoratori e loro famiglie, ma non si nascondono le tante perplessità relative i termini ed alle modalità di accesso al credito. I Consulenti del Lavoro, nonostante le mille difficoltà, vogliono ribadire il grande impegno profuso, la professionalità e la sensibilità con cui hanno affrontato questo difficile momento restando sempre accanto alle Aziende e ai lavoratori assistiti.

Con il fine di una corretta informazione, ci tengono ad invitare i lavoratori, i datori di lavoro, i rappresentanti sindacali, i rappresentanti delle istituzioni e la comunità tutta all’appuntamento di lunedì 6 aprile alle 16 su Facebook, organizzato dalla nostra Fondazione Studi per fare il punto della situazione con oggettività. Per chi non possiede
Facebook l’evento potrà essere seguito collegandosi al portale www.consulentidelavoro.it».

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