Le dichiarazioni

Ventimiglia, Scullino: «Sì a scuola francese, ma console deve cercare ufficio altrove»

«Sulle case di Seglia ho già dato indicazioni»

gaetano scullino

Ventimiglia. Scrive il sindaco Gaetano Scullino: «In questi giorni le opposizioni stanno cercando inutilmente di creare confusione su due temi di interesse per alcuni cittadini, le case di edilizia sociale a Seglia e le scuole francesi. Cercano anche di coinvolgere in tutti i modi alcuni consiglieri di maggioranza senza successo, dichiara il sindaco Scullino. Con questi tentativi offendono solo la loro intelligenza non essendo loro certamente così ingenui da cadere nella trappola del teatrino della politica della minoranza. La mia amministrazione lavora e affronta con serietà e giustizia ogni vicenda pensando al bene di tutta la città, senza difendere per meri scopi elettorali gruppetti a danno della collettività.

Sulle case di Seglia ho già dato indicazioni, insieme alla mia giunta che è compatta, adempiendo a quanto deliberato con apposita mozione nel consiglio comunale precedente, di portare in consiglio comunale una delibera di indirizzo per valutare il ritiro delle delibere Ioculano del 2014 e 2015 da cui la questione è nata e ogni atto conseguente. Il caso è complesso, abbiamo ricevuto una diffida dal legale della proprietà a procedere in tal senso pena il risarcimento dei danni creati al privato, ciononostante andremo avanti serenamente prendendo le iniziative amministrative che correttamente riteniamo giuste dopo ogni approfondimento necessario.

Ioculano continua con i suoi proclami essendo in campagna elettorale, ma deve dire se voleva effettivamente realizzare queste case quando lui ha fatto partire il procedimento oppure no; lo deve dire anche agli elettori che cercano casa a canoni sociali. Per quanto ci riguarda, lo ripeto, la pratica è nelle mani del Presidente del consiglio Andrea Spinosi che deciderà quando sarà pronta per essere portata in consiglio comunale, i consiglieri comunali voteranno liberamente secondo coscienza dopo aver esaminato i documenti nella loro completezza. Tutto con massima trasparenza, senza giochetti politici propri solo del politico ciarlatano e non di un amministratore che deve governare una città. Sulle scuole francesi la questione è molto semplice e voglio che sia chiaro a tutti.

Come sindaco di questa città sono favorevole alla scuola francese che ritengo essere una risorsa per quei pochi ventimigliesi che hanno la possibilità di frequentarla, un privilegio per pochi che però vogliamo garantire se non va a discapito della collettività. Come sindaco di Ventimiglia non ho mai pensato di andare a comandare a Mentone o in Francia, sono orgoglioso di essere italiano e considero i francesi amici e sempre graditi nostri ospiti della nostra città. Con il comune di Mentone avevamo raggiunto un accordo che finalmente stabilizzava per un decennio la scuola francese attraverso un regolare contratto di affitto per soli 12.000 euro all’anno.

Il comune di Mentone si è dichiarato concorde, ha capito che il comodato di Ioculano era precario e non legittimo, creando rischi di danni erariali per il comune di Ventimiglia. Sembrava tutto risolto quando in una lettera il sindaco di Mentone ha imposto la concessione di locali comunali ad uso del console onorario francese. Locali che noi vogliamo utilizzare per gli uffici scolastici di Ventimiglia e per uno sportello dei frontalieri che vogliamo aprire come da nostro programma amministrativo. Se il console onorario francese resterà a Ventimiglia, come sindaco, non ho assolutamente nulla in contrario, deve solo andarsi a cercare un locale che non sia di proprietà comunale.

Voler far confusione e dire che non voglio la scuola francese è falso e molto scorretto, anzi chiedo ai soggetti interessati di aprire gli occhi e chiedere al console onorario di non intralciare la scuola francese volendo imporre la sua presenza gratuita nei locali comunali a tutti i costi. I locali del comune di Ventimiglia li destina la mia amministrazione e non il console onorario francese. E li vuole destinare per usi comodi e necessari ai cittadini di Ventimiglia, senza toccare la scuola francese a cui ho anche offerto l’ampliamento per realizzare le scuole medie francesi».

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