#iorestoacasa

Turismo, l’emergenza coronavirus non piega gli agriturismi di Terranostra – Campagna Amica Liguria

Hanno disposto la chiusura momentanea delle strutture ma il lavoro in campagna prosegue senza sosta, seguendo gli accorgimenti necessari per evitare contagi in modo da prepararsi a raccogliere i frutti della prossima primavera

agriturismo
- Foto d'Archivio

Genova. L’emergenza coronavirus non piega gli agriturismi di Terranostra – Campagna Amica Liguria, che hanno disposto la chiusura momentanea delle strutture, seguendo le direttive del Governo, che con l’ultimo decreto sancisce lo stop di ulteriori attività e servizi non essenziali, in modo da limitare ulteriormente gli spostamenti e, di conseguenza, le possibilità di contagio.

Nell’ #iorestoacasa degli agriturismi di Terranostra – Campagna Amica Liguria, però non tutto si ferma: infatti il lavoro in campagna prosegue senza sosta, seguendo gli accorgimenti necessari per evitare contagi (evitare contatti tra persone, utilizzo di presidi sanitari quali guanti e mascherine, ecc…), in modo da prepararsi a raccogliere i frutti della prossima primavera.

«È un sacrificio ma sarà sicuramente utile a superare l’emergenza che ha colpito il nostro Paese. – afferma Marcello Grenna, presidente di Terranostra Liguria – La nostra priorità rimane sempre l’interesse e la sicurezza degli ospiti che devono vivere il soggiorno nei nostri agriturismi con la massima serenità e l’idea di trascorrere giorni spensierati a contatto con la natura. Ma la campagna non si ferma e già gli imprenditori son all’opera per garantire le produzioni d’eccellenza per le quali siamo conosciuti in tutto il mondo, oltre a pensare a nuove attività che permetteranno a tutti i turisti di vivere ancora di più il territorio.

Ogni anno sono sempre di più i turisti italiani e stranieri che scelgono la Liguria per passare le proprie vacanze e che prediligono le strutture agrituristiche per la capacità che hanno di mantenere inalterate la cultura e la tradizione culinaria del territorio. Per questo il nostro è un arrivederci con l’invito a tornare nella nostra Liguria ad emergenza finita».

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