Cronaca

Taggia, aveva arsenale di armi e droga in uno scantinato: arrestato dalla polizia

Arresti e alcune denunce della Polizia di Stato nel corso dei controlli sul rispetto delle norme per contrastare il diffondersi del coronavirus

Taggia. L’imponente dispositivo messo in campo dalla Questura di Imperia su tutto il territorio provinciale per verificare il rispetto delle norme in materia di contrasto alla diffusione del Covid-19 ha dato i suoi frutti, consentendo al personale della Polizia di Stato di Imperia di scoprire, tra l’altro, un vero e proprio arsenale di armi ed arrestare Mario Mandarano, di origini calabresi, da tempo nel comune tabiese.

Mario Mandarano

I poliziotti della squadra mobile, impiegati insieme ai colleghi in divisa nel controllare le persone “in giro” senza un valido motivo, hanno notato due persone giungere nei pressi dell’abitazione del noto pregiudicato Mario Mandarano, uscendone poco dopo; mentre uno dei due saliva su un’autovettura e si allontanava in una direzione, l’altro, a piedi, correva in direzione opposta. L’atteggiamento ed il contesto hanno insospettito gli investigatori, che hanno chiesto ai colleghi della Volante del Commissariato di Sanremo di intercettare l’autovettura e controllarne il conducente.

I poliziotti hanno trovato nell’auto appena fermata 4 buste di marijuana, del peso totale di circa 700 grammi e hanno arrestato il conducente, M.R., sanremese di 47 anni, conducendolo poi nel carcere di Sanremo.

Nel frattempo, l’altro “sospetto”, dopo essere tornato nell’abitazione del pregiudicato, se ne era di nuovo allontanato velocemente, in compagnia di un altro giovane. Entrambi sono stati fermati e controllati e, non potendo giustificare validamente il loro “vagare” per il centro cittadino, sono stati anch’essi sanzionati per violazione dell’art. 650 c.p. in relazione all’art. 4 comma 3 del D.P.C.M. dell’8 marzo 2020, norma già contestata anche all’acquirente della marijuana.

La dinamica dei fatti ha fatto ritenere che il giovane potesse aver avvisato il “fornitore”, quindi, per evitare che questi potesse disfarsi di altra sostanza stupefacente, i poliziotti hanno fatto irruzione nell’abitazione. Lì hanno rinvenuto, occultata nel grembiule da cucina indossato dalla madre del pregiudicato, una chiave, che si è scoperto dava accesso ad uno scantinato, all’interno dello stesso stabile, ove è stato rinvenuto un vero e proprio arsenale di armi, oltre ad altra droga (circa 3 kg, tra marijuana e – in piccola parte – hashish) e materiale per il confezionamento.

Con grande sorpresa, in numerose scatole di polistirolo sono state conservate, contenenti armi lunghe 1 e corte 2, munizionamenti di vario calibro 3, esplosivi 4, sostanze stupefacenti 5, armi “bianche”, titoli di credito, ingente denaro contante in valuta italiana ed estera, maschere in lattice, parrucche e baffi per travisamenti nonché documentazione utile alle indagini. Ciò che maggiormente “colpiva” gli investigatori era il quantitativo e la tipologia delle armi ed esplosivi sequestrati: pistole mitragliatrici con relativi caricatori riforniti, 2 fucili a pompa, addirittura un lanciarazzi pronto all’uso, un fucile a canne mozze con due cartucce in canna, un fucile mitragliatore completo di due caricatori e un silenziatore, 3 pistole “a penna” monocolpo; varie pistole e revolver col colpo in canna, numeroso e vario munizionamento, nonché due bombe a mano, una di fabbricazione italiana e l’altra Jugoslava, 2 manufatti di fattura artigianale contenenti presumibilmente materiale pirotecnico con fuoriuscita di spezzone di miccia a lenta combustione, 2 detonatori a miccia ed 1 spezzone di miccia a lenta combustione.

Mario Mandarano è stato arrestato condotto nel carcere di Imperia, in attesa dell’udienza di convalida, mentre la madre denunciata in stato di libertà per concorso nelle attività illecite del figlio. Anche il giovane che si ritiene abbia fatto da “staffetta” è stato denunciato per concorso nella detenzione a fini di spaccio di stupefacente. Nella mattinata odierna sono attese le convalide degli arresti.

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