Ora o mai più

Sanremo, grido d’allarme di Confcommercio: «Crisi senza precedenti, sindaco sospenda i tributi alle aziende»

L'appello del presidente cittadino Di Baldassarre: «Vogliamo misure concrete che permettano agli imprenditori di continuare a sperare»

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Sanremo. Un grido d’allarme, dai toni fortissimi, viene lanciato a dieci giorni dall’inizio del “coprifuoco commerciale” dal presidente cittadino di Confcommercio Andrea Di Baldassarre. Un grido rivolto in primo luogo all’ente che è più vicino alla realtà del territorio e al suo organo di governo, l’amministrazione comunale sorretta dal sindaco Alberto Biancheri.

Le richieste sono articolate e si fondano su un principio: anche Palazzo Bellevue si deve attivare con misure concrete sulla falsa riga di quanto fatto dal premier Conte. Quindi, sospensione dei tributi locali alle aziende costrette alla chiusura e forti iniziative di rilancio per sostenere chi avrà la forza di sopravvivere a questa emergenza dettata dalla pandemia coronavirus.

«Dopo l’ultimo decreto del presidente del consiglio dei ministri anche le istituzioni locali devono fare la loro parte – spiega il presidente Andrea Di Baldassare – soprattutto in un Comune come quello di Sanremo, la cui economia è basata su turismo, commercio e servizi, non possiamo permetterci di vedere decimate le nostre imprese da una crisi che non ha precedenti a memoria d’uomo.

Il Comune, sulla scia di quanto fatto a livello statale, deve sospendere immediatamente il pagamento di ogni tributo, canone e gravame in genere che pesa sulle aziende del territorio. La crisi di liquidità derivante dalle chiusure e dalla forte diminuzione degli incassi per le attività ancora aperte non permette di sostenere esborsi, continua il presidente cittadino dell’associazione di categoria.

E’ inoltre necessaria una politica di supporto che preveda la messa a disposizione di risorse da destinare in maniera definitiva alle imprese tramite la cancellazione o la forte riduzione di tasse e tributi in generale.

In particolare ci aspettiamo che la parte variabile della Tari sia eliminata per tutta la durata della chiusura delle attività e che comunque venga ridotta in misura non inferiore al 50%, che sia contestualmente annullata la Tosap per tutto l’anno 2020, che si deliberi la riduzione sostanziale delle aliquote IMU per le attività produttive, provvedendo a rateizzare nei termini massimi previsti dalle normative di riferimento gli importi, infine, che vengano destinate risorse a sostegno dei fondi di garanzia per i prestiti alle imprese danneggiata dall’emergenza coronavirus.

Deve inoltre essere prevista un’azione per il rilancio delle attività a fine emergenza. In tal senso si chiede che nel secondo semestre del 2020 vengano resi gratuiti i parcheggi nelle “zone blu”. Confidiamo – aggiunge Di Baldassarre – che il sindaco ci ascolti prontamente e metta in atto le misure richieste per fornire la giusta motivazione agli imprenditori e permettere di continuare a sperare in una ripresa immediata quando il periodo di emergenza sarà finito. Questa situazione deve essere chiara a tutte le forze politiche sia di maggioranza che di opposizione, ogni singola attività sta attraversando una crisi che non si fermerà con la riapertura ma durerà per tutto il 2020. Questo nostro grido di allarme e di aiuto deve arrivare a tutte le istituzioni con l’unico fine di fare squadra e senza distinzioni ognuno deve fare la propria parte, Stato, Regione e Comune. Uniti per la ripartenza.

Confcommercio è e vuole essere un punto di riferimento certo per tutta quella parte produttiva della città e del comprensorio che mai come oggi ha bisogno di risposte. Ringraziamo – conclude l’esponente del tessuto economico matuziano – tutte quelle donne e quegli uomini che stanno lavorando per salvaguardare la nostra salute, grazie ai dottori, agli infermieri, ai volontari, ai farmacisti… grazie agli autisti e a tutti coloro che stanno adoperando per portare medicine e beni di prima necessità. Insieme ce la faremo!».

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