Il caso

Sanremo, caso furbetti del cartellino. Reintegro dei dipendenti assolti, il Comune accantona oltre un milione

Al personale assolto vanno riconosciuti gli stipendi arretrati oltre ai danni

blitz finanza in comune a sanremo

Sanremo. Ammonta a oltre un milione di euro la cifra che l’amministrazione comunale ha accantonato a bilancio per fare fronte al possibile reintegro dei dieci ex dipendenti comunali, licenziati da Palazzo Bellevue a seguito dell’inchiesta denominata Stachanov, condotta dalla Guardia di Finanza, che li ha visti imputati nel processo per truffa ai danni dello Stato e utilizzo indebito del badge marcatempo (insieme ad altri 32 ex colleghi), e poi assolti «perché il fatto non sussiste» dal gup Paolo Luppi il 20 gennaio scorso.

Per la precisione il municipio prevede di dover sborsare circa 900 mila euro per stipendi da riconoscere al personale prosciolto a titolo di risarcimento danni per gli anni 2016-2019 e intorno a 170 mila euro per il 2020-2021. A darne notizia è stata l’assessore al Personale Silvana Ormea che ha risposto, questa sera, in consiglio comunale, all’interrogazione di Liguria Popolare in merito agli indirizzi che l’amministrazione intende dare per gestire la delicata vertenza.

«Al fine di tutelare l’ente stesso di fronte al rischio di una spesa non prevista dovuta alla possibile riassunzione del personale a suo tempo licenziato e a oggi prosciolto, abbiamo istituto – spiega l’assessore Ormea – un fondo per passività potenziali la cui somma è pari a quanto si renderebbe necessario a regime per la riassunzione dei dipendenti licenziati».

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