La riunione

Maxibollette nel Golfo dianese, le richieste delle categorie a Rivieracqua

Far slittare a giugno la prima rata anche per far fronte al calo di prenotazioni alberghiere a causa dell'emergenza coronavirus

Diano Marina. Far slittare la prima rata a giugno, soprattutto per quanto riguarda le attività ricettive in questo momento di incertezza dovuto alle disdette da parte di migliaia di turisti che hanno rinunciato alla prenotazione a causa dell’emergenza coronavirus, congelare l’aumento annuo del 9 per cento e abolire la quota minima di consumo di 200 metri cubi.

Sono queste le richieste che le categorie produttive hanno fatto ai rappresentanti di Rivieracqua a proposito delle maxibollette (anche oltre 4mila euro) recapitate agli utenti dal consorzio pubblico ai titolari di esercizi commerciali a artigianali e anche a utenti privati a causa di un ritardo di due anni nell’emissione delle fatture in occasione dell’incontro che si  è svolto nella sala consiliare del Comune di Diano Marina nel pomeriggio.

Franca Weitzenmiller, presidente di Confcommercio del Gofo dianese sottolinea: «Una stangata non ammissibile anche in considerazione del servizio scadente che viene offerto soprattutto durante l’estate quando molte strutture hanno dovuto dotarsi di riserve d’acqua per poter soddisfare le esigenze dei clienti»

 

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