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La quarantena: fermarsi e trovare dimora nella propria interiorità

I consigli della psicoterapeuta Daniela Lazzarotti

Dott.ssa Daniela Lazzarotti

Rimanere per lunghi periodi di tempo chiusi tra le mura di casa non è affatto facile. Cosa ancor più complicata se a doverlo fare è chi è solo o chi soffre già di disturbi psichici.

Va detto che stare in casa può amplificare i sentimenti negativi che già prima caratterizzavano le loro giornate. Normalmente chi soffre di depressione viene spronato alla socialità, alle relazioni e all’interazione con gli altri. L’isolamento ha un peso notevole anche per chi è solo e non può condividere il meccanismo della solidarietà e collaborazione, che invece è presente in un nucleo famigliare. Gli anziani sono i più esposti, spesso presentano già una situazione di ridotta interazione sociale e più dipendenti dagli altri. Alcuni consigli potrebbero aiutare a limitare gli effetti negativi.

La prima raccomandazione – spiega la psicoterapeuta Daniela Lazzarotti – valida soprattutto per i pazienti ansiosi, è di limitare il tempo in cui ci si espone alle notizie.Tenersi sempre aggiornati, infatti, non fa altro che aumentare i livelli di allerta e preoccupazione, soprattutto quando la televisione, dove le immagini rievocano continuamente il dramma. Si potrebbe, quindi, stabilire un orario specifico per controllare le ultime notizie, in modo da allertare la tensione e riuscire a gestire l’ansia.

Durante questo periodo di isolamento, inoltre, è importante provare ad organizzare e pianificare la propria giornata e mantenere i contatti con amici e familiari, attraverso gli innumerevoli strumenti che abbiamo oggi a nostra disposizione. “Chiedere agli altri cosa fanno e come si organizzano per affrontare la giornata è importante, perchè la nostra forza risiede nella capacità di acquisire e imparare rapidamente l’adattabilità. La domanda all’altro su come sta affrontando la problematica non serve per imitarlo, ma piuttosto per dare un suggerimento e un incoraggiamento. E’ necessario scegliere uno stile di vita sano, seguire un’alimentazione corretta, svolgere attività fisica e, quando è possibile esporsi alla luce del sole. La vita va avanti e bisogna organizzarla al meglio, siamo in spazi sicuramente più ristretti, ma questo non ci impedisce di coltivare stili di vita sani.

Se non si è abituati a queste situazioni, possono aumentare i conflitti famigliari. È importante ritagliarsi uno spazio personale, anche fisico, e dedicarsi alle cose che più amiamo: leggere, scrivere, disegnare, ascoltare musica e allenare la pazienza, sognare e fantasticare.

L’immaginazione è un farmaco straordinario. Consiglio alle donne di continuare a prendersi cura di se stesse, anche e soprattutto della loro femminilità, provare i vestiti, le mise e perché no truccarsi. Agli uomini fa bene fare della ginnastica, cimentarsi ai fornelli, curare il proprio aspetto fisico, farsi la barba con regolarità. E’ molto importante fare tutto questo in quanto anche la bellezza può curare ed aiutare il nostro umore.

Insomma bisogna riuscire ad adattarsi a stare dentro casa, servendosi non solo dell’aiuto della tecnologia, di un libro, di qualche hobby rimasto finora trascurato.

E’ molto importante per chi soffre di problemi di salute mentale non sentirsi abbandonato. Si possono, infatti, continuare ad avere contatti con i propri medici, per trattamenti farmacologici, psicoterapie attraverso strumenti come Skype o Facetime. Dobbiamo incrementare questo tipo di interazione, oggi che siamo costretti a vivere una realtà più dall’interno questo diventa il nostro strumento di contatto sociale e di cura della nostra psiche.

Possiamo sfruttare l’opportunità che ogni crisi porta con sè. In questo caso l’opportunità di fermarci, di trovare dimora nel nostro io, anche al prezzo di affrontare una delle più gravose e e difficili esperienze della nostra vita: la noia che come scriveva Thomas Merton paragonandola alla polvere “ per cui il mondo, per liberarsene, si tiene sempre in movimento”.

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