La convention

Regionali, a Taggia Rixi incorona Toti candidato presidente. Ma Bagnasco (Forza Italia) chiede lealtà agli alleati fotogallery

Il governatore apre all'ex ministro e sindaco di Imperia Claudio Scajola

Taggia. Edoardo Rixi, plenipotenziario di Matteo Salvini in Liguria incorona Giovanni Toti candidato presidente della coalizione di centrodestra. Ma, non sono mancate, nonostante tutti abbiano dato l’appoggio al governatore in carica,  le punzecchiature tra alleati nella convention che si è tenuta stamattina a Taggia a Palazzo Boselli.

All’evento, introdotto e moderato dal sindaco di Taggia Mario Conio in versione Amadeus, sono intervenuti il presidente del consiglio regionale Alessandro Piana, i coordinatori regionali dei partiti di coalizione, oltre a Rixi, Chicco Iacobucci (Fratelli d’Italia), Carlo Bagnasco (Forza Italia), Andrea Costa (Liguria Popolare), ma anche Sonia Viale, vicepresidente e assessore regionale alla sanità, Marco Scajola, assessore regionale all’urbanistica, Gianni Berrino, assessore regionale a turismo, trasporti e lavoro, Antonio Bissolotti, coordinatore provinciale  di Liguria Popolare.

Un Modello Ponente“, appunto, il titolo della convention di oggi che ha radunato a Taggia amministratori e leader del centrodestra. «Toti è in quota Liguria – ha scandito Rixi dal palco –   perché se mettiamo le quote sarei obbligato a candidare uno della Lega». «Li dobbiamo piallare, la campagna elettorale non è vinta,  dobbiamo essere una squadra. Dobbiamo essere determinati,  puntare a vincere 70 a 30.  Compattezza vuol dire responsabilità», ha ammonito gli alleati l’ex assessore all’Industria e viceministro alle Infrastrutture del governo Conte 1.

Carlo Bagnasco sindaco di Rapallo e neo coordinatore regionale di Forza Italia pur dichiarandosi assolutamente convinto sulla candidatura di Toti e sicuro della vittoria della coalizione (gli scongiuri devono sono stati fatti dietro alla schiena) ha chiesto agli alleati «lealtà» e ha aggiunto: «I partiti vivono momenti di alti e bassi. La Lega ha avuto è stata al 3 per cento. Sono convinto che Forza Italia sarà  il valore aggiunto alla vittoria. Nella nuova Forza Italia c’e tanto entusiasmo.  Ma se se un elettore ti chiede “Toti è di Forza Italia?”. devi rispondere di no. La sua candidatura non è in dubbio ma dal punto di vista politico è indubbio che ha fatto una scelta diversa».

Bagnasco non lo dice ma  sottende che Silvio Berlusconi ormai non metterà il bastone tra le ruote al suo ex delfino che si è staccato da Forza Italia, ma sia chiaro che non potrà essere considerato un suo uomo nel momento della spartizione delle poltrone.

In questo quadro giocano una partita tutta loro Fratelli d’Italia e Liguria Popolare che cercheranno di rosicchiare il maggior numero di voti da calare sul tavolo dell’eventuale vittoria.

Tonino Bissolotti ha detto: «Partiamo dal risultato dell’ultimo sondaggio che ci vede raggiungere una percentuale più che lusinghiera per un movimento civico appena partito, il 3 per cento che ci fa ben sperare per il futuro».

Convitato di pietra il sindaco di Imperia Claudio Scajola. Non è un mistero che l’ex ministro punti a riconquistare al partito  che ha riorganizzato nel 1996 e che lo ha portato sedersi per 4 volte in consiglio dei ministri i voti dei moderati in Liguria. Sia Giovanni Toti che Bagansco hanno benedetto un suo rientro, Toti senza entrare nel merito delle diatribe del suo ex partito. Ma cosa farà? La scelta di campo, se scelta di campo sarà fatta, per storia e seguito, non può non essere quella del centrodestra. Chi lo conosce bene giura che alla fine, obtorto colloappoggerà Toti col quale i rapporti sotto il profilo istituzionale sono proseguiti ma rimanderà la decisione all’ultimo momento in modo da alzare al massimo il presso politico della sua mossa.

«Il Ponente ligure è una grande risorsa per lo sviluppo di questo territorio – ha dichiarato Giovanni Toti – ma anche di tutta Italia, con alcune eccellenze assolute, come l’agroalimentare, il turismo, la nautica da diporto. Ma ha anche una serie di problemi che si trascina da troppi anni, ai quali i governi che si sono succeduti hanno dato poche risposte. Questo territorio ancora aspetta il raddoppio della ferrovia, che è stato un gigantesco investimento e va completato».

«C’è bisogno – ha proseguito il governatore – di una viabilità alternativa all’unica Autostrada dei Fiori che collega tutte le città del ponente, servono investimenti per la messa in sicurezza del territorio, per l’entroterra, per i nostri porti e le nostre spiagge. Ed è questo il modello che vogliamo costruire nel ponente».

«Abbiamo scelto di fare questo primo incontro ad Arma di Taggia perché vogliamo partire da qui, dal ponente, che non va sottovaluto ma valorizzato. Sanremo oggi è viva e bella, con il Festival che è una grande vetrina per la nostra Liguria. Ma tutti i comuni del ponente meritano attenzione e devono saper fare sistema. Se i liguri 5 anni fa ci hanno votato è perché volevano cambiare e anche il ponente ha voluto questo. Non ci scorderemo da dove siamo partiti – ha concluso il governatore – nell’impegno e nei progetti, per continuare su questa strada anche nei prossimi anni», ha concluso il governatore.

 

 

 

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