L'appuntamento

Sanremo, San Valentino: l’amore non ha età alla residenza Franchiolo fotogallery

Emozioni che viaggiano nel tempo

Sanremo. Profumo d’amore per un San Valentino esclusivo alla residenza B. Franchiolo, venerdì 14 febbraio; appuntamento in cui il direttore Stefano Faraldi e il suo staff hanno voluto rendere speciali quei gesti d’amore che tutti i giorni si ripetono all’interno della casa.

«Rallegrati da una bellissima ed elegante scenografia preparata, come sempre, dalla nostra creativa Michela e assaporando una torta a forma di cuore per la quale ringraziamo gli chef Edoardo, Elena e Francesca, il pomeriggio ha avuto inizio con la lettura di un efficace decalogo per la “salvaguardia della coppia”, stilato dai nostri ospiti. Regole di buon senso, che tutti noi conosciamo, ma che a volte trovano difficile attuazione: partendo da un “bisogna piacersi”, passando per “rispetto, ascolto, complicità, dialogo e stima”, si è arrivati all’ostico “limitare l’intromissione
del parentado nelle decisioni familiari” per terminare con il suggerimento forse più indigesto del “saper chiedere scusa”». Attraverso una discussione alquanto partecipata, il direttore Stefano Faraldi, ha voluto porre l’accento sul significato profondo della parola amore.

«Eh si, perché chi pensa che l’amore sia una prerogativa dei giovani, presenziando a questo momento di festa, si è potuto render conto che la famosa frase “l’amore non ha età” è profondamente vera, ma soprattutto ha potuto scoprire di quante sfaccettature è fatto l’amore. L’amore è una continua carezza che si modifica nel tempo pur rimanendo carezza per sempre.

Carezza che si presenta come un vigoroso contatto tra adolescenti che imparano a conoscersi, che idealizzano la persona amata, e che, privi di filtri, spalancano le braccia pieni di desiderio e di infinita energia come un intenso acquazzone estivo, per trasformarsi in energico tocco nell’età adulta quando ancora si percepisce il profumo di quelle vivaci estati, preferendo ad esse brezze più tiepide, profumate di calma e pomeriggi luminosi.

Infine, nell’età maura, questa carezza si tramuta in leggero soffio tra due persone che con il loro bagaglio di successi e ferite personali comprendono di essere una coppia nonostante le diversità; scoprono un amore che non è fuoco che brucia sulla pelle ma fiume che accompagna, che non conosce egoismi, che non deve dimostrare. Un amore così completo da riempire la loro testa , le loro mani e il loro cuore.

Ed ecco, allora, Mario e Fifì, ultranovantenni, che con gli occhi ancora si cercano: nelle parole del loro amato figlio, tutta la loro storia d’amore e di quotidianità, un amore che come dice Jovanotti quando è dato “resta in giro e riempie il cielo immenso” dando frutti e moltiplicandosi nei figli, nei nipoti e nei pronipoti. Ma ci sono anche le mani di Armando e Silvana che tutti i giorni si accarezzano e, le affettuose compagne Adele, Ercolina, e Teresa che insieme ai sempre presenti Umberto e Fernando, quotidianamente varcano i cancelli della nostra struttura per star al fianco dei loro coniugi, per passeggiare o chiacchierare con loro o semplicemente per stringergli la mano mentre riposano.

Sant’Agostino disse: “la misura dell’amore è amore senza misura”. Grazie a questi nostri amici e ai loro gesti, tutti noi dipendenti, ogni giorno respiriamo l’amore come dono, dove le parole ti amo concretizzandosi nella vita reale
diventano veramente cariche di intensità. Per questo insegnamento siamo grati! Con questa gratitudine nel cuore e con il desiderio che tutti noi possiamo sperimentare la bellezza di un amore sincero, il Direttore Stefano Faraldi e il suo staff, attraverso le parole di una poesia di Rosémunde Gerard augurano una buona festa degli innamorati a tutti gli amici della residenza B. Franchiolo» – dice il direttore.

«…quando sarai vecchio e sarò vecchia anch’io,
quando i miei capelli biondi saranno bianchi,
nel mese di maggio, nel giardino… al sole,
scalderemo le nostre vecchie membra tremolanti…
…ci guarderemo seduti sotto il pergolato…
…ricorderemo mille cose e tra esse ci perderemo,
saremo vecchi, deboli, ma ogni giorno
la tua mano stringerò…
…allora sarò ricca di una ricchezza rara…».

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