All'estero

Brexit, una sanremese a Londra: «Sembrava Capodanno. La gente è in festa»

Nella serata, allo scoccare della Brexit, i sudditi della Regina Elisabetta hanno salutato l'Ue

Londra. Campane che suonano a festa, gente in strada fino a tarda ora. E’ l’atmosfera vissuta ieri a Londra per l’uscita dall’Unione Europea. A raccontarla, la sanremese trapiantata a Londra Stefania Rulfi: «Alle 23 di ieri, sembrava di essere a Capodanno: suonano le campane c’erano i fuochi d’artificio e il clima, forse perché hanno festeggiato tantissimo i pro exit, era di festa assoluta e stamattina c’erano ancora i resti per strada».

Nella serata, allo scoccare della Brexit, i sudditi della Regina Elisabetta hanno salutato l’Ue. La Manica è tornata ad essere un confine tra l’Europa e il Regno Unito. I londinesi hanno atteso l’evento in piazza, proprio come la notte di San Silvestro si attende lo scoccare della mezzanotte. Il countdown segnato sulla facciata di Downing Street ha chiuso una pagina di storia durata quasi mezzo secolo. Era il 1973 quando l’isola entrava nell’Unione. Ma il matrimonio con Bruxelles è ora finito.

«Il clima era proprio quello di una exit eve», spiega la Rulfi, che aggiunge: «Poi ci sono anche quelle persone tristissime. Stamattina andando al lavoro, alla galleria d’arte, ho visto molta gente abbacchiata, che commentava la Brexit mestamente».

«Qui c’è gente super attiva, Londra e l’Inghilterra diventeranno ancora più forti. A parte quei pochi che ne fanno una tragedia, la gente la trovo molto curiosa», aggiunge. Da immigrata a Londra, Stefania Rulfi spiega di non aver «fatto una tragedia» per l’uscita dall’Europa. «Ho compilato l’applicazione per la residenza a tempo indeterminato, che mi è stata accettata, vivendo a Londra da oltre cinque anni e mi hanno già mandato i documenti, che devo sempre portare dietro con me. A breve, presenterò la stessa domanda per il passaporto. Molte persone hanno seguito questa procedura: qui la burocrazia è inesistente, super veloce».

 

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