L'incontro

Bordighera, Guendalina Donà al laboratorio dell’autostima Noi4You

Verranno consegnate 10 bambole, acquistate grazie al generoso contributo del Leo Club, alle famiglie che accudiscono donne malate di Alzheimer

riviera24 -  “NOI4YOU”
- Foto d'Archivio

Bordighera. Continuano gli incontri con il Laboratorio dell’Autostima organizzati dallo Sportello di ascolto Noi4You presso la C.R.I. di Bordighera.

Molto spesso i media, i social e la società in generale dedicano poco tempo ad approfondire tematiche che toccano profondamente la nostra quotidianità, soprattutto per quel che riguarda i fatti di cronaca maggiormente negativi. Viene invece dedicato fin troppo tempo al giudizio nei confronti degli altri e a valutazioni superficiali e non veritiere.

«Giovedì sera durante la serata dedicata al Laboratorio dell’Autostima, affronteremo quelle tematiche di cui tanto si parla ma poco si sa per quel che riguarda i profondi aspetti psicologici. Parleremo del perché avvengono determinati tipi di reati e/o crimini, del perché alcune persone arrivano a compiere gesti di grave violenza fisica e psichica e lo
guarderemo e tratteremo, durante il dibattito, dal punto di vista psicologico che è fondamentale per comprendere, saperne di più e giudicare di meno» – dicono gli organizzatori.

La serata verrà condotta dalla dottoressa Guendalina Donà, psicologa-psicoterapeuta. Sempre giovedì sera, verranno consegnate 10 bambole, acquistate grazie al generoso contributo del LEO CLUB e destinate ad altrettante famiglie che accudiscono donne malate di Alzheimer. L’Associazione N4Y ha pensato di aiutare le donne affette da questa terribile malattia e, nel contempo, sensibilizzare tutte le persone sull’importanza di sostenere i familiari di questi malati, i quali arrivano a perdere completamente i ricordi, diventano irritabili, nervosi ed anche aggressivi.

Come contrastare questo tipo di violenza naturalmente nascosta tra le mura domestiche? L’Associazione N4Y ha pensato alla “Dolly therapy o terapie delle bambole”, nata verso la fine degli anni 90 dall’idea di di Britt Marie Egedius Jakobsson, psicoterapeuta, che l’aveva pensata per stimolare l’empatia e le emozioni del proprio figlio autistico.

Da allora la bambola “Empathy doll” si è trasformata da semplice giocattolo a strumento terapeutico: grazie alle sue caratteristiche particolari (distribuzione del peso, dimensioni, tessuto morbido, sguardo, capelli sbarazzini, posizione di braccia e gambe, dimensioni e tratti somatici) favorisce l’accudimento attivo da parte dell’anziano con grave decadimento cognitivo e la diminuzione di alcuni disturbi comportamentali, diventando così una risorsa nell’affrontare alcune situazioni problematiche che possono presentarsi durante il decorso della malattia.

Attraverso la bambola, la paziente rivive esperienze passate, stimola la memoria e soprattutto allevia lo stress suo e di conseguenza anche quello dei familiari. Gli studi hanno dimostrato che chi possiede la bambola diminuisce gli episodi negativi ed aumenta quelli positivi questo abbiamo la speranza possa aiutare anche i nostri amati caregiver!

La drammaticità della situazione non deve mai essere sottovalutata, è dovere di ognuno di noi provare a dare conforto a chi si ritrova in tale questa difficile situazione. Contrastare la violenza è anche questo..

Di seguito gli orari d’apertura presso la sede della CRI di Bordighera:
lunedì e venerdì dalle 8.30 alle 10.30 e dalle 14.30 alle 16.30 – il mercoledì dalle 14.30 alle 16.30. Il numero di telefono è invece sempre attivo: 334 9999304.

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