L'intervista

Scajola in città dopo la condanna: «Il mio impegno prosegue anche in vista delle Regionali» fotogallery

Alle minoranze che hanno chiesto le dimissioni: «Non guardo ai rancori e alle invidie degli sconfitti»

Imperia. «Rispetto alle Regionali. Non cambia nulla. Il teorema di questa maxi inchiesta e crollato.  Si è parlato di commistione tra politica e ‘ndrangheta a livello europeo, di massoneria  deviata,  di servizi segreti con una  grande invasione mediatica su un impianto che durato 5 anni e mezzo di processo e 6 anni di inchieste, ma non c’e nulla».

Il sindaco Claudio Scajola, di rientro da Reggio Calabria dove è stato condannato a due anni per mancata osservanza della pena è intervenuto all’inaugurazione del parcheggio Pam, in pieno centro di Oneglia, dove lo attendevano alcuni membri della sua giunta e alcuni consiglieri comunali.

Il primo cittadino  ha rilasciato alcune dichiarazioni, sicuramente più approfondite rispetto a quelle a caldo dopo la lettura della sentenza.

«L’impianto accusatorio – ha proseguito l’ex ministro –  è miseramente crollato. Speravo di essere assolto in primo grado, ma mi rendo conto che la procura di Reggio Calabria ha già preso i suoi schiaffi. Questa vicenda ha dato amarezza alla mia famiglia e e anche ai miei amici veri.  Avevo già ricevuto il conforto e la stima sulla mia persona in occasione delle elezioni amministrative, nelle quali i cittadini mi hanno scelto,  pur avendo tutti gli schieramenti contro con una sfilata della politica nazionale in città».

«Devo ai cittadini imperiesi tutto il mio impegno perché Imperia possa crescere. Il mio lavoro non diminuirà,  perché amo Imperia ritengo che abbia potenzialità enormi, non guardo ai rancori e alle invidie degli sconfitti. Imperia ha iniziato un percorso di rilancio e io continuerò con il massimo impegno  solo e soltanto insieme alla squadra meravigliosa dei miei collaboratori  in giunta e e negli Enti per il futuro dei nostri giovani», ha concluso il primo cittadino.

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